Covid Tax 2020: importo, chi deve pagare e a quali condizioni. La proposta

Covid Tax 2020: che cos’è e chi sarebbero i destinatari di questo “contributo di solidarietà”. Le soglia, le fasce di reddito e le aliquote.

Covid Tax 2020: importo, chi deve pagare e a quali condizioni. La proposta
Covid Tax 2020: importo, chi deve pagare e a quali condizioni. La proposta

Si è parlato e si sta parlando, proprio in questi giorni, di una Covid Tax, ovvero di un emendamento al decreto Cura Italia, che trarrebbe lo spunto da una proposta di area PD. Ricordiamo che il citato decreto è al vaglio del parlamento e, con tutta probabilità, entro brevissimo tempo riceverà la conversione in legge. Vediamo però un po’ più da vicino che cos’è la Covid Tax, chi dovrebbe pagarla e in che misura. Facciamo chiarezza.

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Covid Tax: chi l’ha proposta e perché

In effetti la Covid Tax è diventata immediatamente un argomento di accesa discussione, tanto nella maggioranza, quanto nell’opposizione. Si tratterebbe – almeno nelle intenzioni dei promotori – di una sorta di “contributo di solidarietà”: così infatti l’hanno definita il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, e in Commissione Bilancio, Fabio Melilli. Anzi, il testo ufficiale del titolo dell’emendamento è il seguente: “Proposta contributo di solidarietà per redditi Irpef superiori a 80.000 euro lordi annui”.

La mossa sarebbe allora quella di effettuare un prelievo sui conti correnti dei più ricchi, per dare a chi ha più patito e sta patendo la crisi economica, causa coronavirus. Alcuni parlamentari del PD insomma sostengono con forza il progetto di un contributo di solidarietà, da parte delle fasce più abbienti della popolazione, allo scopo di combattere la povertà o il rischio di caderci, perché magari si è stati licenziati per chiusura dell’attività o perché lo stop forzato ha azzerato i ricavi mensili del proprio bar, ristorante o albergo. Secondo i democratici “I cittadini con redditi più elevati di 80.000 euro dovranno versare un contribuito di solidarietà che inciderà sulla parte eccedente tale soglia“; inoltre in area PD si fa notare altresì che “la somma versata sarà deducibile e andrà da alcune centinaia di euro fino a decine di migliaia per redditi superiori al milione. Il gettito atteso è 1,3 miliardi annui“. Viene anche abbozzato il criterio da utilizzare per il prelievo, infatti la somma versata dovrebbe rispettare “i criteri di progressività sanciti dalla nostra Costituzione“.

Tuttavia, contestualmente non può non segnalarsi il secco no dei partiti dell’opposizione – Lega e Fratelli d’Italia in testa – ma anche di Italia Viva e M5s. Insomma anche la maggioranza non pare compatta su questa ipotesi ventilata di contributo di solidarietà o covid tax, visto anche il parere contrario dello stesso Premier Giuseppe Conte che non sembra prefigurare all’orizzonte alcuna possibile “patrimoniale” giustificata dall’emergenza sanitaria e dalla conseguente crisi di tutti i settori lavorativi, dall’export al turismo.

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Alcune cifre significative: quanto costerebbe?

Venendo agli aspetti più pratici, la domanda seguente è ovvia: quanto costerebbe agli italiani? ovvero, a quanto ammonterebbe il contributo di cui si tratta? Ebbene, secondo il progetto dei fautori della covid tax, il contributo sarebbe indirizzato a tutti i contribuenti che hanno dichiarato redditi imponibili totali, di ogni tipo, superiori a 80mila euro all’anno e inciderebbe, con differenti  aliquote, per la parte eccedente la soglia degli 80mila euro, con un incremento progressivo all’aumentare dei redditi. Ecco uno schema che riassume la proposta:

Come detto sopra, il contributo inciderebbe sulla parte eccedente la soglia di 80mila euro. Pertanto, per fare un esempio, se un imprenditore ha un reddito di 85mila euro verserà il 4% solo sui 5mila euro che eccedono la soglia di 80mila.

Il gettito da covid tax che i proponenti si aspettano, corrisponderebbe a circa 1,25 miliardi di euro e toccherebbe il patrimonio di poco più di 800 mila italiani. Secondo il parere dell’opposizione, tuttavia, il gettito atteso sarebbe comunque troppo basso per dare un significativo aiuto contro l’aumento del tasso di povertà, dovuto al coronavirus.

Concludendo – come accennato sopra – il progetto di covid tax non sembra però riscuotere molto successo tra le varie forze politiche del parlamento. In ogni caso, continueremo a seguire da vicino gli sviluppi sull’argomento – se ve ne saranno – in modo da capire se questa proposta potrà avere un futuro oppure no.

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