Come sarà l’estate 2020? L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo coronavirus continua a imperversare sull’Italia ma l’andamento dei contagi permette di ipotizzare l’inizio di un periodo di “convivenza” con il Sars Cov 2 anche detto Covid-19 e coronavirus, la cosiddetta Fase 2.
Estate 2020: si potrà andare in vacanza?
Nel frattempo, però, la bella stagione è ormai alle porte e molti italiani si chiedono se potranno andare in vacanza. “Dovremo essere tutti molto cauti: le spiagge non potranno essere affollate, toccherà rinunciare alla movida” ha dichiarato a tal proposito, nel corso di un’intervista a Repubblica, l’autorevole Professor Pierluigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force anti-Covid 19 della Regione Puglia.
Il governo in queste ore sta rassicurando gli italiani, in pratica, ci si potrà spostare per andare in vacanza, molto probabilmente solo sul territorio italiano, quindi, sembrano esserci pochi dubbi, anche per recarsi al mare (nonostante siano molti gli studiosi che al contrario sconsigliano di programmare una fuga dalla città). Tuttavia, sembra chiaro che molti aspetti della quotidianità del Paese siano destinati a cambiare, non si sa per quanto tempo ma di certo per tutta l’estate 2020.
Con la mascherina sotto l’ombrellone?
È ancora presto per fare ipotesi sulle disposizioni anti-contagio che potrebbero restare in vigore anche per l’estate 2020. Detto ciò, anche la possibilità che si debba indossare la mascherina anche in riva al mare, per così dire, ha fatto capolino sulle pagine dei giornali (da segnalare però indossare la mascherina “all’aperto” non pare un comportamento anti-contagio efficace in generale). Allo stesso modo qualcuno ha parlato di ingressi scaglionati sulle spiagge oppure di accessi solo su “appuntamento” (così da consentire alle categorie più vulnerabili al contagio – gli anziani, sostanzialmente – di usufruire di fasce orarie “protette”).
Tra l’altro, numerosi gestori di stabilimenti balneari stanno provando a prevedere ed anticipare le norme che potrebbero essere messe in campo. Come? Allargando la distanza tra un ombrellone e l’altro, per esempio, chiudendo l’accesso ai propri bar – che farebbero solo servizio “al tavolo” – e alle aree giochi per bambini. Addirittura, c’è chi ha ideato una serie di barriere di plexiglas, proprio come quelle che si trovano presso gli sportelli bancari, da montare tra ombrellone e ombrellone o sui tavoli dei ristoranti.
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