Sondaggi politici – Gli scienziati politici americani hanno ben presente il fenomeno, si chiama “rally around the flag”, radunarsi intorno alla bandiera. È quello che succede quando in caso di emergenza un popolo si stringe intorno al proprio leader e al governo, dimenticando i motivi per cui molti poco prima vi si opponevano. È accaduto l’11 settembre con Bush junior per esempio. Ma anche in altre occasioni minori. In Italia con il terremoto dell’Aquila con Berlusconi. Tipicamente si ha un incremento della fiducia verso chi è al potere a livelli mai raggiunti prima.
È quello che sta accadendo puntualmente con l’emergenza coronavirus. Il 73% degli italiani secondo gli ultimi sondaggi politici di SWG per il TG di La7 approvano le misure che il governo ha preso contro la pandemia, ritenendo che siano state prese tutte quelle necessarie. Il gradimento verso l’esecutivo è anche maggiore di quello che si rileva in altri Paesi europei come Germania e Francia, dove il tasso di approvazione si ferma rispettivamente al 65% e al 54%. Solo in Polonia il governo fa meglio di quello italiano con un 92% di gradimento.
È chiaro che questo sostegno potrebbe svanire in modo altrettanto rapido. È quello che è successo in passato in altri casi simili. Una causa potrebbe essere la gestione della crisi economica seguita all’emergenza. E in effetti già ora si vedono tensioni e malcontento riguardo ai ritardi degli aiuti, per esempio della cassa integrazione, nonché dubbi sulle garanzie al credito
Sondaggi politici SWG, per il 40% l’accordo all’Eurogruppo è tato un grave cedimento
E poi c’è l’Europa. La trattativa sull’attivazione di nuovi strumenti europei contro la crisi è stata lunga e ha riacceso molti sentimenti contrari alla UE. L’accordo trovato settimana scorsa all’Eurogruppo non ha soddisfatto molti. Per il 40% si è trattato da parte del governo di un grave cedimento. Perché non sono stati approvati gli eurobond, ma si è avuta solo una modifica del MES, il Fondo Salva Stati, che per alcune forze politiche non deve essere utilizzato.
Per il 30% l’accordo è stato invece un compromesso tutto sommato accettabile, e solo per il 4% un successo.
È molto alta la percentuale di quanti non hanno un’opinione. Del resto si tratta di argomenti piuttosto tecnici. È probabile che in futuro, man mano che se ne parlerà di più, aumenterà il numero di quanti esprimeranno un’opinione in merito a questi temi
Nota metodologica
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