Ultime notizie Coronavirus: nuovo appuntamento col bollettino ufficiale della Protezione Civile (qui i dati di ieri) con i numeri aggiornati su persone contagiate, decessi e ogni informazione utile ad avere il quadro dell’andamento della curva epidemica.
Ultime notizie Coronavirus, 578 decessi nelle ultime 24 ore
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 105.418 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 165.155 i casi totali. Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 32.921 in Lombardia, 13.577 in Emilia-Romagna, 13.195 in Piemonte, 10.789 in Veneto, 6.417 in Toscana, 3.464 in Liguria, 3.097 nelle Marche, 4.047 nel Lazio, 3.087 in Campania, 2.104 nella Provincia autonoma di Trento, 2.573 in Puglia, 1.394 in Friuli Venezia Giulia, 2.081 in Sicilia, 1.810 in Abruzzo, 1.576 nella Provincia autonoma di Bolzano, 582 in Umbria, 870 in Sardegna, 819 in Calabria, 548 in Valle d’Aosta, 261 in Basilicata e 206 in Molise.
Sono 38.092 le persone guarite. I deceduti sono 21.645 di cui 578 sono i decessi registrati nelle ultime 24 ore.
Insieme al capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha presenziato la conferenza stampa Ranieri Guerra in qualità di direttore vicario Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Quest’ultimo è intervenuto rispetto a molti temi in agenda a proposito di coronavirus. A proposito della fase 2 Ranieri Guerra si è soffermato sulla valutazione del rischio. “La valutazione del rischio è la procedura essenziale per capire quando riaprire, definire esattamente come mitigare il rischio, prendendo delle misure specifiche, è inevitabile per la cronologia della riattivazione. Stiamo valutando questo”.
Ranieri Guerra (Organizzazione mondiale della sanità) sul ruolo della Lombardia
Ultime notizie Coronavirus – Inoltre il rappresentante dell’Oms ha fatto riferimento alla Lombardia. “La Regione Lombardia è un po’ il pilota di quello che accadrà nelle altre regioni, deve essere estremamente cauta nella valutazione del rischio per renderlo pari a zero. La Cina ha fatto capire che la soluzione alla crisi, la fine del contagio, è il distanziamento e la quarantena. Non abbiamo ancora avuto un azzeramento, anche se i dati sono positivi, ma andando con esercito e lanciafiamme come hanno fatto loro si ottengono procedure molto rapide”.
Infine rispondendo ad una domanda sul numero di guariti negli altri Paesi Ranieri Guerra ha affermato: che in altri Paesi “vengano curati meglio ne dubito fortemente, il nostro è un sistema sanitario all’avanguardia e questo deve essere chiaro a tutti. Questo è un virus che ha colpito tutti quanti, ma più duramente alcune classi di età e alcune morbosità preesistenti”.
Secondo quanto evidenziato dall’esperto il coronavirus “ha colpito duro ed alcune classi di età ben definite, dobbiamo capire qual è il profilo dei guariti e quello dei deceduti. Quando avremo i dati di tutti i Paesi avremo una normalizzazione delle curve, questo non è un virus ‘patriota’, colpisce tutti allo stesso modo”.
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