Sondaggi politici Euromedia: riapertura aziende a maggio, italiani divisi
Secondo i sondaggi politici Euromedia, il 48,4% definisce l’ipotesi irrealistica dato che la situazione è ancora troppo grave. Favorevole il 42,5%
Il governo ha prolungato il lockdown fino al 3 maggio. Alla decisione dell’esecutivo le Regioni hanno risposto in ordine sparso. Il Veneto, ad esempio, ha allentato alcuni divieti. La Lombardia, in un primo momento ha sposato la linea dura, salvo poi chiedere al governo la possibilità di riaprire dal 4 maggio le attività produttive. La richiesta arriva su pressioni delle associazioni industriali ma non solo. I dati economici sono preoccupanti. Secondo la Confcommercio di Milano, Monza e Lodi, solo nel mese di marzo si è registrato un calo dei consumi pari ad un miliardo 857 milioni di euro di mancata spesa. L’emergenza sanitaria però non è ancora finita e gli esperti consigliano prudenza. Ma cosa ne pensano gli italiani della possibilità di riaprire fabbriche e uffici già ai primi di maggio? A porre la domanda è stata Euromedia Research nel suo consueto appuntamento con i sondaggi politici di EuroWeek News. Ebbene, l’ipotesi di dare luce verde alle attività produttive non essenziali divide gli italiani: il 48,4% definisce l’ipotesi irrealistica dato che la situazione è ancora talmente grave che “ad oggi è impensabile pensare ad un progetto di riapertura a breve”. Il 42,5%, invece, considera questa eventualità necessaria soprattutto per le aziende e per i lavoratori che, altrimenti, rischiano di andare incontro ad un tracollo finanziario irreversibile.
Un aiuto importante per favorire la ripresa economica dal Paese potrebbe, o meglio dovrebbe, arrivare dall’Europa. Il 23 aprile il Consiglio europeo dovrà decidere le misure da mettere in campo per sostenere i governi e le imprese che sono stati colpite dalla crisi economica causata dal coronavirus. In campo ci sono diverse ricette ma ancora nessun intesa vera e propria. Si partirà dalla bozza messa giù dall’ultimo Eurogruppo ma le diffidenze tra Paesi del Sud e Paesi del Nord rimangono sul tavolo. In questo scenario, è la seconda e ultima domanda dei sondaggi politici Euromedia, ha ancora senso questa Ue? Il 59% risponde no, il 25,6% sì. Il sogno europeo degli italiani sembra essersi ormai infranto.
Sondaggi politici Euromedia: nota metodologica
Data o periodo in cui è stato realizzato il sondaggio: 1 aprile 2020. Campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. (1.000 interviste): 1.000 intervistati (interviste valide) – numero dei non rispondenti/rifiuti all’intervista: 1.135 – totale contatti effettuati: 2.135. Il margine di errore relativo ai risultati del sondaggio (livello di rappresentatività del campione del 95%) è +/- 3.1% per i valori percentuali relativi al totale degli intervistati (1.000 casi). Metodo raccolta delle informazioni: Metodologia mista CATI/CAWI.
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