Spostamenti fase 2: anziani e under 18, le restrizioni dal 4 maggio
Spostamenti fase 2: ora che il momento più critico dell’emergenza sembra passato, si pensa a quando e soprattutto a come far ripartire il paese.
Spostamenti fase 2: ora che il momento più critico dell’emergenza sembra passato, si pensa a quando e soprattutto a come far ripartire il Paese. La normalità a cui gli italiani erano abituati verrà recuperata per gradi: inizialmente potrebbero rimanere in vigore delle limitazioni per alcune categorie di cittadini
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Spostamenti fase 2: restrizioni per anziani e giovanissimi
Con l’inizio della Fase 2 molte restrizioni attualmente in vigore, in particolare quelle legate agli spostamenti, dovrebbero essere allentate. La fine della quarantena potrebbe arrivare più avanti per alcune categorie di persone, quelle più a rischio per quanto riguarda il contagio da nuovo coronavirus. Ecco allora che pare ci sia allo studio delle autorità mediche e politiche la possibilità di mantenere alcune limitazioni per chi ha più di 70 anni e meno di 18 a partire dal 4 maggio.
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Insomma, praticamente è quasi certa la conferma del divieto di assembramento per i giovanissimi mentre per gli anziani verrà proibito ogni spostamento non strettamente necessario. Nello specifico, a chi ha meno di 18 anni dovrebbe essere vietato stazionare al di fuori dei locali e, in generale, all’aperto in più di tre per volta. Inoltre, tale disposizione correrà in parallelo a quella che obbliga a mantenere sempre il distanziamento di sicurezza. Per quanto riguarda, gli over 70 le limitazioni dovrebbero essere prorogate per quelli affetti da alcune patologie.
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Le Regioni accelerano sulla ripartenza
Finora l’Italia ha affrontato la quarantena come un corpo unico, tuttavia, la ripartenza potrebbe non avvenire nello stesso momento per tutte le zone del Paese. Infatti, molte regioni stanno spingendo per ottenere l’autorizzazione a ripartire anche prima della deadline tuttora fissata al 4 maggio e, in ogni caso, non oltre tale data (considerando che non si può escludere una proroga del lockdown). L’accelerazione sull’uscita dal lockdown è stata proposta dalla Sicilia, evidentemente tra i territori meno colpiti dai contagi, ma anche da Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Lombardia, tutti territori al centro dell’emergenza sanitaria.
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