Secondo gli ultimi sondaggi elettorali del Termometro Politico proseguono i trend delle ultime settimane a livello di intenzioni di voto. La Lega continua a declinare anche se rimane sopra il 30%, al 30,5%, il PD rimane lontano, al 22,2%, ma si avvicina raggranellando dei decimali.
Si registra un incremento del Movimento 5 Stelle, che risale al 14,9%, forse sull’onda delle vicende del MES e della popolarità del premier Conte. In questo modo si difende anche dall’avvicinamento di Fratelli d’Italia, anch’esso in ascesa come al 13,2%.
Male invece Italia Viva e Forza Italia, entrambi in calo, rispettivamente al 3,2% e al 5,3%.
Tra i partiti più piccoli migliora la propria performance solo La Sinistra, che i porta al 2,6%, mentre arretrano gli altri, Azione, che scende al 2,1%, +Europa all’1,1%, Verdi all’1,3%. I comunisti di Rizzo sono all’1,1%
Come le scorse settimane forse però sono più interessanti le altre domande, quelle sull’attualità legata alla pandemia di coronavirus e alla fiducia in Conte e nell’Europa.
Conte continua ad avere un alto livello di gradimento per essere un premier al potere, anche se i giudizi negativi sono sempre superiori a quelli positivi. Il 22,9% ha molta fiducia in lui, il 20,6% abbastanza. In particolare sono i pentastellati a essere i più positivi, come sempre. Un 11,8% ha poca fiducia e il 43,9% nessuna.
Il 33,8% comunque afferma di avere migliorato la propria opinione di Conte. Si tratta soprattutto di elettori democratici, che affiancano il 10,5% che ne aveva già una positiva. Sono di più coloro che davano già un giudizio negativo, il 24,7%, mentre per il 29,5% questo è addirittura peggiorato
Sondaggi elettorali TP, solo una minoranza vuole rimanere nell’UE e nell’euro
Altre domande erano sull’Europa. Si conferma lo scetticismo degli italiani su quest’ultima. Solo il 41,7% preferirebbe non uscire né dall’euro né dall’UE, in particolare si tratta di elettori di centrosinistra. Vi è poi un 40% che vorrebbe una separazione totale, ma anche un 6,1% che sceglierebbe di uscire solo dalla UE e un 7,3% solo dall’euro.
Queste risposte sono coerenti con quelle sul MES, che gli italiani rifiutano di utilizzare anche solo per le spese sanitarie. Solo il 27,4% sarebbe d’accordo, in particolare gli elettori del PD. E a fianco di un 9,9% che accetterebbe di usare questo credito anche per altre spese vi è però un 26,1% che invece teme un condizionamento eccessivo per la nostra economia, e un 33,8% che rifiuta proprio il fatto di dover chiedere un credito.
Una domanda riguardava il dissenso di Mentana dalla scelta di Conte di attaccare esplicitamente Meloni e Salvini nella conferenza stampa sul MES. Per il 41,9% ha ragione, perché Conte si sarebbe comportato in modo non democratico. A questi si aggiunge il 12,7% di quanti pensano che anche se non ha violato alcuna regola il premier avrebbe dovuto evitare. Una minoranza invece ritiene che Conte abbia fatto bene.
È evidente la differenza con il sondaggio su Facebook sempre del TP in cui invece ha prevalso la posizione filo-Conte, forse per una maggiore presenza sui social di elettori pentastellati e di centrosinistra.
Al contrario vi è una analogia con i risultati di Noto, per cui il 54% degli italiani boccia Conte.
Il sondaggio è stato svolto con metodo CAWI su 3400 intervistati tra il 14 e 16 aprile.
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