Femminicidio nel Milanese, uomo spara alla moglie
Ancora un altro femminicidio, stavolta nel Milanese: Alessandrà Cità è stata uccisa con un colpo di fucile dal marito Antonio Vena, suo coetaneo.
Si è consumato un altro femminicidio, avvenuto nel milanese, ed è l’ennesimo di questa quarantena forzata causata dall’emergenza coronavirus: una donna di 47 anni, Alessandra Cità, è stata assassinata dal marito Antonio Vena, suo coetaneo di origini palermitane. Il fatto è accaduto ad Albignano, vicino Truccazzano, in provincia di Milano. Solitamente la coppia conviveva nella casa della vittima solo durante i weekend, ma, a causa della chiusura totale delle attività, Vena, che lavora in Alto Adige, è rimasto nell’abitazione della donna. Quest’ultima aveva deciso di troncare la relazione e ciò ha scatenato la violenza inaudita dell’assassino, che avrebbe agito “per gelosia“.
Femminicidio nel Milanese, la dinamica del delitto
Questa mattina Vena si è recato di sua spontanea volontà presso la caserma dei Carabinieri di Cassano D’Adda, comune limitrofo, ed ha reso la sua confessione alle forze dell’ordine: l’omicidio è stato portato a compimento per mezzo di un fucile a pompa calibro 12, arma a quanto pare detenuta legalmente dalla vittima. Vena ha sparato un solo colpo alla testa della donna mentre questa dormiva: il corpo è stato infatti rinvenuto riverso sul letto. I Carabinieri hanno disposto il fermo nei confronti di Vena e quest’ultimo è stato successivamente interrogato da Giovanni Tarzia, sostituto procuratore e giudice presso il Tribunale dei Minori di Milano. Antonio Vena è originario di Gangi, in provincia di Palermo, e Alessandra Cità era la sua compagna da circa 9 anni.
Già 21 femminicidi dall’inizio del 2020
Non si è ancora concluso il mese di Aprile e già dall’inizio del 2020 sono state assassinate 21 donne: gli atti delittuosi si sono concretizzati per mano di mariti, compagni, fidanzati. 10 di questi omicidi si sono verificati solo durante il primo mese dell’anno, tra Gennaio e Febbraio. Il Codice Rosso ha permesso un aumento degli arresti, ma la perpetrazione dei comportamenti violenti maschili nei confronti delle donne non si è fermata.
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