Quando riaprono bar e ristoranti: calendario date per regioni e fase 2
Sta per iniziare la Fase 2 ma per il completo ritorno alla normalità bisognerà ancora attendere: quando potrebbero riaprire bar e ristoranti?
Ormai prossimo l’inizio della Fase 2 dopo che il peggio della crisi sanitaria legata alla diffusione del nuovo coronavirus sembra finalmente passato. Per il ritorno alla normalità, però, bisognerà ancora attendere: quando potrebbero riaprire bar e ristoranti? Ci saranno differenze tra regione e regione?
Bar aperti? Prima testare le fabbriche
Per rispondere a molte domande, o almeno per farsi un’idea, rispetto alle modalità e alle tempistiche della Fase 2 si dovrà aspettare almeno il 25 aprile, scadenza fissata per il licenziamento del dossier che in questo momento sta elaborando la task force capitanata da Colao. D’altra parte, sono già trapelate alcune indiscrezioni a tal proposito: con tutta probabilità si faranno partire per prime le fabbriche che, nella stretta osservanza delle norme anti-contagio, forniranno un primo test di tenuta della ripartenza a partire dal 4 maggio.
Si pensa quindi di allungare gli orari di lavoro, prevedendo turni di lavoro più brevi (forse spalmati anche sul weekend), così da evitare affollamenti nei consueti orari di punta. Ci sarà anche una rimodulazione del trasporto pubblico sempre all’insegna distanziamento tra le persone: ingressi scaglionati da un conta-persone sui bus, porte riservate esclusivamente alla salita e alla discesa dal mezzo, poi tornelli e numero di sedili ridotti, tanto per citare alcune delle proposte che potrebbero essere avanzate dalla task force guidata dall’ex top manager Vodafone.
“Regionalizzazione” delle aperture
Una volta portato a termine con relativo successo questo step si potrà ragionare sulla riapertura di tutti quei luoghi pubblici più esposti ai rischi connessi alla formazione di assembramenti, per così dire. Dunque, bar, ristoranti ma anche gli stabilimenti balneari e tutte quelle attività di commercio al dettaglio che non soddisfano esigenze di prima necessità o ritenute tali potrebbero ripartire due settimane dopo gli stabilimenti industriali, cioè il 18 maggio. Il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli sul punto ha anche affermato come si possa ragionare su una “regionalizzazione delle aperture”, ovvero prevedendo una ripartenza a diverse velocità a seconda del numero dei positivi da territorio a territorio (quelli con meno contagiati potrebbero anticipare la riapertura di molte attività all’11 maggio).
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