Coronavirus nel mondo, gli aggiornamenti sull’emergenza
Gli aggiornamenti sull’emergenza coronavirus nel mondo: Stati Uniti e Spagna i Paesi più colpiti, Italia al terzo posto. Seguono Francia e Germania.
La pandemia da coronavirus, che nel mondo ha interessato direttamente 2.649.680 persone, ha finora ucciso 184.643 individui, mettendo in ginocchio l’economia e la sanità mondiali. La malattia ha fatto la sua prima apparizione il 31 Dicembre 2019, quando a Wuhan, nella provincia cinese di Hubei, è stato registrato il primo caso di contagio da Covid-19. Gli Stati Uniti e la Spagna contano più casi in assoluto, con, rispettivamente, 842.624 e 213.024 persone affette dall’inizio dell’emergenza. Il virus è arrivato dalla Cina in Italia e le prime zone rosse sono state la Lombardia e il Veneto. Il 9 Marzo il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha esteso la zona rossa a tutto il territorio nazionale e da lì è iniziata la quarantena forzata in tutta la penisola.
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Coronavirus nel mondo, i numeri del contagio
Se in un primo momento la situazione poteva sembrare sotto controllo al di fuori dei confini italiani, ben presto tanti altri Stati hanno iniziato a contare un numero sempre maggiore di persone malate: il coronavirus nel mondo ha interessato anche la Gran Bretagna, che conta ad oggi 134.639 casi (nonostante le pretese di “immunità di gregge” avanzate dal premier Johnson, anch’egli successivamente contagiato dal virus) e 18.100 decessi. Negli Stati Uniti ed in Spagna sono morte rispettivamente 15.074 (Stato di New York) e 22.157 persone. La Francia conta ad oggi 157.135 casi di contagio e 21.340 morti; in Germania i casi totali sono 150.773 e 5.319 i decessi.
L’Oms e l’ipotesi di una nuova ondata
Mentre il petrolio ha un prezzo ai minimi storici (il più basso degli ultimi 30 anni) e l’economia fa fatica a riprendersi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ipotizza una possibile seconda ondata di contagio da coronavirus nel mondo: Mike Ryan, capo del programma di emergenze sanitarie dell’Oms, ha dichiarato oggi in conferenza stampa a Ginevra l’importanza di preparare l’intera popolazione mondiale ad una ripresa graduale e prudente, per mezzo di una solida protezione personale che dovrà avere come imperativi la massima igiene personale e il distanziamento sociale.
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