Piano riapertura coronavirus 4 maggio: quali restrizioni resteranno?
Piano riapertura coronavirus: la Fase 2 comincerà il prossimo 4 maggio. “Fornirò i dettagli entro la settimana” ha assicurato Conte
Piano riapertura coronavirus: “dal 4 maggio partiremo con un programma nazionale di riaperture che tenga però conto delle peculiarità territoriali” con queste parole il Presidente del Consiglio Conte ha comunicato l’avvio della cosiddetta Fase 2.
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Piano riapertura coronavirus: Fase 2 a partire dal 4 maggio
La Fase 2, il periodo di “convivenza” con il nuovo coronavirus, comincerà il prossimo 4 maggio. “Fornirò i dettagli entro la settimana” ha assicurato il Presidente del Consiglio Conte al momento di precisare l’ormai prossima deadline. D’altra parte, sempre Conte ritiene che un allentamento delle misure o una loro totale abolizione costituirebbe di fatto una decisione “irresponsabile” che, in pratica, rischierebbe di far “risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui”. Dunque, “l’allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato. Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico. Non possiamo permetterci di tralasciare nessun particolare” ha concluso.
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Quali restrizioni potrebbero restare?
Attenendosi alle parole dello stesso Presidente del Consiglio è possibile attendersi, anche dopo il 4 maggio, la permanenza in particolare di diverse limitazioni riguardanti in un modo o in un altro gli spostamenti. Infatti, oltre alla previsione di un rigido protocollo di sicurezza da osservare sui luoghi di lavoro, bisognerà contenere anche i flussi di lavoratori e nello specifico “le percentuali di chi usa i mezzi pubblici, i mezzi privati, in quali orari, con quale densità”. Dunque, il programma relativo alla ripartenza, i cui dettagli come si diceva dovrebbero essere resi noti entro questa settimana, conterrà non solo una “riorganizzazione delle modalità di espletamento delle prestazioni lavorative” ma anche delle misure di “riorganizzazione delle modalità di espletamento delle prestazioni lavorative” e “nuove regole per le attività commerciali”.
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