A partire dal 4 maggio è prevista una nuova autocertificazione per regolare gli spostamenti nella fase 2. Sarà una fase molto delicata, di convivenza con il virus che causa la Covid-19, in cui le attività riapriranno, ma solo quelle che garantiranno misure di sicurezza e dispositivi di protezione per dipendenti e clienti. Ci si attende anche un alleggerimento per gli spostamenti, tutte indicazioni che saranno date in un’apposita conferenza stampa che dovrebbe arrivare entro la fine di questa settimana. Pertanto dovrebbe esserci anche una nuova autocertificazione, un nuovo documento da compilare, stampare e portare con sé per giustificare i propri movimenti. Quali saranno le principali novità?
Nuova autocertificazione dal 4 maggio: cosa si potrà fare?
Difficile a oggi prevedere se torneranno a essere possibili gli spostamenti tra una Regione e l’altra. Molto dipenderà dall’andamento del contagio, soprattutto relativo alle Regioni confinanti, mentre alcuni governatori come Vincenzo De Luca, ha già dichiarato che chiuderà i confini regionali per chi arriverà dal nord e in particolare da Milano, dove la situazione del contagio preoccupa ancora.
Distanza di sicurezza e spostamenti tra Regioni
Capitolo spostamenti: resterà l’obbligo di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento sociale: sotto quest’ultimo aspetto la distanza interpersonale di sicurezza potrebbe essere anche portata a 1,5-2 metri. Le uscite dal proprio domicilio dovrebbero essere consentite anche per motivi non di stretta necessità (ma forse non in tutte le Regioni o Province): si potranno quindi fare passeggiate, fare jogging anche lontano da casa. Se fosse così sarebbe tolto il divieto di fare la spesa nel posto più vicino casa, anche se non è ancora chiaro se ci sarà un allentamento anche a livello di spostamenti tra confini comunali e provinciali. Questo sarà un processo comunque perseguibile, anche a breve, per cercare di favorire il turismo locale e favorire gli spostamenti a livello nazionale.
Nuova autocertificazione: autodichiarazione di non essere positivi resterà
La nuova autocertificazione dovrebbe essere nazionale (a meno che non vi siano restrizioni più serrate in alcune Regioni) e potrebbe consistere in un’autodichiarazione contenente i propri dati anagrafici, la residenza, ma ovviamente resterà l’autodichiarazione di non essere stato testato positivo o di essere stato posto in quarantena in via cautelativa: se così fosse resterebbero le pene attualmente in vigore per chi è positivo e viola la quarantena imposta mettendo a repentaglio la salute degli altri.
L’autocertificazione servirà ancora? Ecco dove – AGGIORNAMENTO
Stando alle ultime indiscrezioni è possibile che negli spostamenti all’interno del Comune di residenza l’autocertificazione non sarà più necessaria, a partire dal 4 maggio in poi. Solo nel momento in cui si dovesse “sconfinare” e quindi recarsi presso un altro Comune o Provincia, allora servirà l’autocertificazione.
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