Quanti italiani torneranno a lavorare dal 4 maggio? Ecco il piano
Il 4 maggio si attende il via libera alla fase 2. Il governo potrebbe consentire il ritorno al lavoro di quasi 3 milioni di persone. Le novità.
Molti segnali vanno nella stessa direzione: salvo sorprese, il 4 maggio partirà la fase 2 annunciata dal governo. Ovvero la fase in cui saremo chiamati, con nuove disposizioni, a convivere col coronavirus che nel frattempo dovrebbe allentare la morsa sul nostro Paese.
Dal 4 maggio via libera per ritorno al lavoro di quasi 3 milioni di lavoratori?
In totale dovrebbero essere 2,7 o 2,8 milioni i lavoratori italiani interessati dal possibile ritorno al lavoro. La discussione è ancora aperta e non vi è nulla di ufficiale. Anche oggi, mercoledì 22 aprile 2020, il presidente del Consiglio si è confrontato col gruppo di lavoro guidato da Vittorio Colao e alle ore 16,30 è stata convocata una riunione con le parti sociali. Al centro delle riunioni le modalità di avvio della fase 2. Oltre al lavoro sviluppato dalla task force e dalle valutazioni del comitato tecnico-scientifico il governo si baserà dunque anche sugli eventuali contributi di idee degli esponenti di Cgil, Cisl e Uil, dai rappresentanti di Confindustria e delle altre associazioni d’impresa chiamate in videoconferenza.
Discussione aperta e punti cruciali
Cosa sarà necessario in vista delle riaperture previste il prossimo 4 maggio? Si prospetta il via libera alle aziende in grado di rispettare i protocolli di sicurezza. In ogni caso dovrà essere mantenuto l’ormai famoso distanziamento sociale. Sul fronte dell’esecutivo la discussione è apertissima: ci sono varie posizioni sull’introduzione dell’App immuni e c’è chi si preoccupa di garantire alla cittadinanza la possibilità di reperire i dispositivi di protezione individuale, a partire dalle mascherine. Dovranno essere poste in essere le misure per evitare l’affollamento che caratterizzano vari luoghi, compresi i mezzi di trasporto. Secondo indiscrezioni sarà consentita la riapertura delle fabbriche di vari settori produttivi. Il 18 maggio è la data presunta per la riapertura dei negozi mentre potrebbe essere ancora più lontana nel tempo la riapertura di per bar e ristoranti Insieme ai settori considerati meno a rischio la fase 2, dal 4 maggio, potrebbe interessare anche parchi e giardini pubblici. Sul punto è intervenuto il ministro della Famiglia, Elena Bonetti che ha chiesto attenzione ai bambini. Ci si attende anche il via libera all’attività fisica in luoghi all’aperto: sempre da soli e mantenendo il distanziamento sociale.
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