Bollettino Coronavirus 22 aprile: la fase 2 dovrebbe partire il prossimo 4 maggio 2020 ma tutto resta vincolato agli aspetti sanitari. Infatti l’allentamento delle misure di contenimento dovrà andare di pari passo con la diminuzione dei contagi. E, viceversa, nel caso in cui dopo il 4 maggio dovessero riprendere a salire i contagi il governo potrebbe decidere di restringere nuovamente le maglie delle stesse di contenimento.
I numeri della Protezione Civile, 437 i decessi nelle ultime 24 ore
Come ogni giorno (qui l’articolo coi numeri del 21 aprile 2020) la Protezione Civile ha diramato il bollettino con i numeri aggiornati riferendo che è in discesa il numero dei ricoverati con sintomi e dei pazienti in terapia intensiva. Ecco i numeri ufficiali: il totale delle persone che hanno contratto il virus è 187.327, con un incremento rispetto a ieri di 3.370 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 107.699, con un decremento di 10 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 2.384 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 87 pazienti rispetto a ieri. 23.805 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 329 pazienti rispetto a ieri. 81.510 persone, pari al 76% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 437 e portano il totale a 25.085. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 54.543, con un incremento di 2.943 persone rispetto a ieri.
La suddivisione per regione
Bollettino Coronavirus: i numeri suddivisi per regione – I casi attualmente positivi sono 34.242 in Lombardia, 13.084 in Emilia-Romagna, 15.122 in Piemonte, 9.991 in Veneto, 6.167 in Toscana, 3.476 in Liguria, 3.230 nelle Marche, 4.463 nel Lazio, 2.998 in Campania, 1.874 nella Provincia autonoma di Trento, 2.874 in Puglia, 1.308 in Friuli Venezia Giulia, 2.287 in Sicilia, 2.108 in Abruzzo, 1.512 nella Provincia autonoma di Bolzano, 371 in Umbria, 833 in Sardegna, 821 in Calabria, 501 in Valle d’Aosta, 232 in Basilicata e 205 in Molise.
Il prezzo pagato dai medici in prima linea
Intanto aumento il numero di medici che hanno perso la vita. Sono 145 in totale sino al 22 aprile 2020. A cui sommare gli operatori sanitari. Per dare maggiore risalto a questa tragedia nella tragedia dal 7 marzo 2020 la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha deciso di pubblicare man mano sul proprio sito i loro nomi.
Ecco le parole del presidente della FNOMCeO Filippo Anelli: “I morti non fanno rumore, non fanno più rumore del crescere dell’erba, scriveva Ungaretti. Eppure, i nomi dei nostri amici, dei nostri colleghi, messi qui, nero su bianco, fanno un rumore assordante. Così come fa rumore il numero degli operatori sanitari contagiati, che costituiscono ormai il 10% del totale. Non possiamo più permettere che i nostri medici, i nostri operatori sanitari, siano mandati a combattere a mani nude contro il virus. È una lotta impari, che fa male a noi, fa male ai cittadini, fa male al paese”.
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