Durante la fase 2 gli spostamenti saranno consentiti, seppur con limitazioni. E i parchi, che in un primo momento resteranno chiusi, quando riapriranno? Forse non è un’esigenza prioritaria, o forse sì: chi vive in campagna ha più possibilità di respirare del buon ossigeno in zone isolate e al verde, ma chi vive in città dovrà limitarsi a camminare o a correre in aree urbane, almeno in un primo momento.
Come sarà la fase 2
È ormai noto che durante la prima parte della fase 2, quella che arriva almeno a metà maggio, riapriranno aziende e industrie, ma in modo graduale: l’11 maggio toccherà ai negozi di vendita al dettaglio, mentre una settimana più tardi, il 18 maggio, potrebbe essere il turno di bar e ristoranti, che potranno lavorare in anticipo operando per il cibo da asporto.
Sono indiscrezioni, rumori usciti dai corridoi virtuali della videoconferenza che ha visto impegnati i rappresentanti del governo con la task force di esperti convocata per ragionare sulla ripartenza e su uno sviluppo adeguato ed efficiente della fase 2. Quello che è abbastanza certo è che ci sono attività che non riapriranno subito: si attende infatti il destino di piscine e palestre, luoghi di assembramento e aggregazione sociale, dove situazioni particolari (spogliatoi in comune, sudore, contatti sulle superfici degli attrezzi, condizioni di aerazione) impediscono una riapertura a breve.
La fase 2 dei parchi d’attrazione
Poi c’è il caso dei parchi d’attrazione, altre attività alcune delle quali avrebbero dovuto riaprire proprio in questo periodo per entrare nel vivo della stagione turistica. Alcune attività si sono già attrezzato, come Gardaland che è pronta alla riapertura. Non saranno previsti eventi indoor, mentre sarà sicuramente misurata la temperatura a chi entra nel parco, bisognerà indossare mascherine e dispositivi di protezione e vi sarà gel igienizzante ovunque per disinfettare le mani. Inoltre è promessa una regolare e puntuale igienizzazione delle superfici e una rigorosa sanificazione delle aree.
Quando riapriranno i parchi?
E infine i parchi pubblici: le aree verdi urbane dove poter respirare un po’ di ossigeno puro senza sentirsi soffocati dal cemento. Sul tema, come sugli aspetti citati in precedenza, non c’è ancora nessuna ufficialità e anzi, vi sono ancora divisioni di pensiero. È possibile che in un primo momento i parchi resteranno chiusi per riaprire in seguito, e consentire passeggiate e corse all’interno. Obbligatorio portare mascherine e adottare il distanziamento sociale. Se dovessero riaprire i parchi, comunque, ci sarebbe apposita vigilanza a controllare il rispetto delle nuove regole.
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