Pensioni ultima ora: la situazione economica desta preoccupazione del Paese. L’emergenza coronavirus rischia di mettere in ginocchio un Paese già fortemente segnato dal debito pubblico e da percentuali alte di disoccupazione giovanile. Dopo il lieve e parziale miglioramento dell’emergenza sanitaria (qui il nostro articolo sul Bollettino della Protezione Civile del 22 aprile 2020), si attende con trepidazione l’avvio della Fase 2 ovvero quella fase di convivenza col virus tramite misure di contenimento come il distanziamento sociale. Saranno circa 3 milioni di italiani che potranno tornare a lavoro lunedì 4 maggio secondo quanto emerge dalle ricostruzioni dei confronti tra Conte, il gruppo di lavoro guidato da Vittorio Colao ed il comitato tecnico-scientifico. Nelle prossime settimane sarà possibile comprendere meglio quali effetti si svilupperanno sull’economia reale. Al governo, in ogni caso, toccherà garantire il difficile compito di mantenere l’equilibrio necessario per tenere in ordine i conti. E garantire i conti dello Stato significa avere certezza di poter pagare le pensioni.
L’indiscrezione sulle parole dell’esponente del M5S: senza Mes a rischio le pensioni
Il dibattito politico scatenatosi intorno al Mes divide le forze politiche di maggioranza. Alla posizione favorevole rispetto al Fondo Salva-Stati del Partito Democratico fa da contraltare la contrarietà del Movimento 5 Stelle. Proprio un esponente dei 5 Stelle, secondo l’indiscrezione pubblicata dal quotidiano Il Giornale e rilanciata da alcuni media, avrebbe affermato nelle ultime ore: “senza il Mes e il sostegno dell’Ue su prestiti e investimenti, fra tre mesi lo Stato rischia di non avere i soldi per pagare le pensioni”.
Pensioni ultima ora – Il tema delle pensioni da anni infiamma l’opinione pubblica. Il governo Conte I, sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega, ha approvato Quota 100. Misura temporanea, triennale, valida sino al 31 dicembre 2021. Cosa succederà dopo? In assenza di nuovi interventi legislativi si tornerà ai parametri previdenziali della cosiddetta Fornero con maglie di accesso alla pensione più strette. Una possibilità che lo stesso governo in carica, il Conte II sostenuto da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, vorrebbe scongiurare. Tanto è vero che a gennaio 2020 è stato avviato un confronto tra esecutivo e sindacati che avrebbe dovuto portare, entro la fine dell’anno, a scrivere una nuova riforma pensionistica. Tutto ciò prima dell’arrivo dell’emergenza coronavirus. Oggi è grande l’incertezza: uno dei capitoli più complicati per il governo è quello che riguarda le pensioni anche perché è direttamente collegato alla materia economica. Nei prossimi mesi ne sapremo di più.
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