Legge 104 e disabili: cosa cambia con la fase due per la categorie

Pubblicato il 24 Aprile 2020 alle 10:59 Autore: Daniele Sforza

La fase 2 in Italia sta per iniziare: cosa cambia e quali sono le principali novità per titolari di Legge 104 e persone disabili?

Legge 104 e disabili cosa cambia con la fase 2
Legge 104 e disabili: cosa cambia con la fase due per la categorie

La quarantena imposta a causa dell’emergenza Covid-19 ha messo maggiormente in difficoltà alcune tipologie di persone: tra queste i disabili e i titolari di Legge 104. L’isolamento è stato infatti ulteriormente rafforzato dall’isolamento sociale imposto dal governo per far fronte alla diffusione del contagio. L’isolamento potrebbe però essere allentato a partire dal 4 maggio 2020, probabile giorno di avvio della cosiddetta Fase 2 che sarà però graduale e progressiva, soprattutto in merito a riaperture e allentamento delle restrizioni. Ma cosa cambierà per i disabili? Come si svolgerà la fase 2 per i titolari di Legge 104?

Legge 104 e disabili: problemi e criticità al tempo del Covid-19

Dall’assistenza domiciliare alla riapertura dei centri diurni: il ragionamento sulla fase 2 deve riguardare anche le persone disabili e in particolare un percorso di accompagnamento per il ritorno alla normalità. Tuttavia di fase 2 si fa un gran parlare in questi giorni, ma solo nel dettaglio dei dispositivi di protezione e delle misure di sicurezza, nonché nelle riaperture di negozi di vendita al dettaglio, bar e ristoranti e altre imprese. Mascherine e guanti vanno però a limitare ulteriormente la capacità relazionale e sociale a chi ne ha più bisogno.

Come spiega Alessandra Babetto su disabili.com, Redattore Sociale si è già mosso nel chiedere alle associazioni di categoria di pensare a una fase 2 per i disabili. L’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici ha fatto presente che molte famiglie sono preoccupate, anche perché i ragazzi non accettano facilmente i dispositivi di protezione individuale (dpi). Gli esperti del settore, infatti, stanno cercando di introdurre gradualmente la conoscenza e l’utilizzo dei dpi. Resta inteso che c’è bisogno di pensare a un ripristino dei centri di riabilitazione e dei servizi di assistenza domiciliare.

Il rapporto tra disabili e dpi

I disabili con demenza potrebbero reagire non opportunamente di fronte a persone che indossano mascherine: da una situazione di disagio sapientemente gestito da esperti e professionisti del settore, tali persone si ritroveranno in un mondo drasticamente cambiato, a cominciare dal profilo visuale ed estetico (le mascherine possono confondere il disabile impedendogli di conoscere un operatore in realtà familiare), in cui la libertà, per cause di forza maggiore, è stata ridotta soprattutto sotto l’aspetto relazionale, sociale e comportamentale (ad esempio, l’assenza di contatto umano). Questi sono spunti di riflessione su cui la task force deve ragionare e sono stati sollevati dalla Federazione Alzheimer Italia, per voce della psicologa Francesca Arosio.

Legge 104 e disabili: quale fase 2?

Anche Anffas Nazionale pone il problema sulle complicazioni che possono seguire alle nuove regole di sicurezza imposte per lo svolgimento della fase 2 su alcune persone disabili. Il presidente Roberto Speziale denuncia l’indifferenza delle istituzioni e l’essere lasciati a se stessi per mettere al sicuro le persone disabili. Ma cosa cambierà domani? È questo l’interrogativo di Speziale in attesa di risposta, una delle tante. C’è però fiducia nell’ottenerle tutte, si auspica in tempi rapidi e nella loro totalità. Nella task force presieduta da Vittorio Colao, spicca anche Giampiero Griffo, ovvero il Coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. Sarà lui ad occuparsi della risoluzione delle criticità presenti e avanzate in questi giorni. Si attendono quindi aggiornamenti completi, che arriveranno prima del 4 maggio.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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