Da un’indiscrezione di Dagospia pare il leader della Corea del Nord sia morto in seguito a complicazioni della sua cartella clinica. La settimana scorsa fonti della CIA avevano riferito avesse avuto un arresto cardiocircolatorio e fosse in ospedale. Per curarlo era stata fatta venire apposta dalla Cina un’equipe di medici, anche se il buon Antonio Razzi – famoso per essere andato a più riprese in Corea del Nord – aveva liquidato tutto come “sciocchezze”. L’ex senatore, contattato oggi da Termometro politico per un commento, dice di non sapere nulla.
Kim Jon-Un è stato lo zimbello dell’Occidente per qualche tempo, specie durante l’escalation missilistica in cui sembrava davvero intenzionato a tirare testate nucleari sull’Occidente. Negli anni si sono susseguite storie tra il farsesco e il macabro sul leader, le sue follie e la sua spietatezza. Si dice avrebbe fatto sbranare dalle tigri uno zio, abbia fatto cannonare un parente, ma non esistono fonti interne affidabili nella Corea del Nord.
Di certo, una delle storie più emblematiche fu l’assassino del quasi fratello del leader da parte di due donne con il gas VX. Loro verranno inspiegabilmente scarcerate e spariranno nel nulla; il mandante non si saprà mai. Molti hanno ipotizzato fosse lo stesso fratello seccato per le dichiarazioni del parente, che se le poteva permettere perché viveva all’estero. Altri hanno pensato il mandante fosse qualcuno nel governo nordcoreano, intenzionato a fare tabula rasa degli eredi papabili.
Se Kim è morto, è difficile immaginare chi sarà il successore.
Molti pensano alla sorella, eminenza grigia che di recente aveva fatto qualche apparizione. Ma la nord Corea è un regime molto tradizionalista ed è più probabile sarà il figlio dodicenne a ereditare il potere, per poi essere manovrato dall’ombra dalla sorella e dal proprio entourage. A voler guardare le coincidenze, la settimana scorsa Trump ha varato un megapiano per un’operazione interforze USA-Corea del sud su vasta scala con aiuti umanitari.
Contattata da Termometro politico, l’ambasciata nordcoreana non ha rilasciato commenti – e riattaccato.