Case troppo piccole in Italia? Ecco cosa dicono i dati
Case troppo piccole in Italia? In questi tempi di lockdown più o meno generalizzato gli italiani potrebbero aver sofferto di più degli altri europei
In questi tempi di lockdown più o meno generalizzato gli italiani potrebbero aver sofferto di più degli altri europei a causa delle dimensioni ridotte delle loro case. I dati dell’Eurostat, infatti, mostrano come le abitazioni in cui viviamo siano più piccole della media europea.
Un problema emerso con la quarantena
Presi dagli impegni quotidiani spesso non si dà peso a molte cose, tra queste magari c’è anche la grandezza della propria casa. Uscendo presto la mattina e tornando tardi la sera non si sente neanche il bisogno di vivere il tempo che rimane in spazi ampi. Non che non sia un problema anche in tempi che si possono definire “normali”, tuttavia, costretti a casa per via della quarantena, molti italiani si sono accorti – per così dire – di quanto siano “piccole” le proprie case: una sensazione che pare confermata dai dati Eurostat sul sovraffollamento delle case italiane.
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Cosa significa sovraffollamento
Ora, su cosa misura tale parametro l’osservatorio europeo: in pratica, una casa si considera sovraffollata se la famiglia che la abita non ha una stanza da adibire a soggiorno, oppure una camera matrimoniale, quindi, se un componente che ha superato la maggiore età non ha a disposizione una camera singola e se non c’è a disposizione una camera doppia per i componenti dello stesso sesso tra i 12 e i 17 anni. L’Eurostat nel redigere i suoi report sull’argomento valuta anche se in una casa c’è una camera singola per ogni persona di età compresa tra i 12 e i 17 anni o una camera per una coppia di bambini con età inferiore ai 12 anni.
Più del 27% delle famiglie vive in case troppo “piccole”
Ciò premesso, secondo i dati raccolti tra il 2010 e il 2018, si può dire che le famiglie italiane che vivono in condizioni di sovraffollamento sono mediamente molte di più di quelle degli altri Paesi europei. Per esempio, nel 2018 i nuclei che vivevano in una condizione del genere erano il 27,8% contro il 17,1% della media europea. Tanto per dire, in Olanda la percentuale si fermava al 4,1%, ma anche in Spagna – paese di certo più vicino a noi in tutti i sensi – non si superava il 4,7%.
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Abitazioni “strette” soprattutto nelle grandi città
Secondo i dati emersi da un’indagine della società di intermediazione immobiliare Abitare Co, sempre in media, una casa italiana si estende per 117 mq. D’altro canto, a Milano la media scende a 88 mq, a Torino a 91, a Bologna a 96 metri quadri (con veronesi, veneziani e palermitani che sembrano passarsela meglio tra i 112 e i 116 mq). Inoltre tando alla stessa indagine in Italia un terzo delle case è sotto gli 80 mq, il 13,4% sotto i 60 mq, ma gli abitanti sono in media 2,3. Per concludere, le persone che vivono in una condizione di sovraffollamento sarebbero poco meno di 17 milioni nel nostro Paese.
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