Diamo puntualmente conto dei sondaggi elettorali che ogni settimana i vari istituti producono. Lo facciamo confrontando le tendenze ed i numeri dei singoli studi. Così ognuno può verificare il valore dei partiti osservando come cambia la percentuale da una rilevazione all’altra.
In questa rubrica ogni settimana cerchiamo di tracciare l’andamento dei sondaggi elettorali che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci ha visto giusto e anche per cercare di comprendere quali istituti fiutano, prima degli altri, i cambiamenti di umore dell’elettorato.
Sondaggi elettorali, per Ipsos il M5S vola al 18,6%
Questa settimana è protagonista assoluto Ipsos che si prende di forza la palma di minority report tra i vari sondaggi elettorali con le sue stime su Lega e Movimento 5 Stelle. In particolare quest’ultimo. Dopo molti mesi lo vede al di sopra, e non di poco, del livello delle europee, al 18,6%, con una crescita del 3,3% in un mese, effetto probabilmente della popolarità di Conte.
Si tratta di un’eccezione anche perché gli altri istituti danno lo stesso partito tra il 14,2% di TP e il 16,4% di Ixè
Rimanendo nella maggioranza si notano come al solito meno discrepanze intorno al valore del PD, che oscilla tra il 20% di SWG e il 22,9% dei sondaggi elettorali di Ixè
Mentre addirittura si allarga la forbice sulla piccola Italia Viva, che appare inafferrabile. Se c’è chi la vede solo all’1,9%, come Ixè, c’è chi, come EMG invece rimane fermo con le sue stime molto alte, e la mette al 5,1%.
La Sinistra/LeU appare invece relativamente più stabile e oscilla solo tra il 2% e il 3,6%, valori affibbiati rispettivamente da Ipsos e Ixè
Sondaggi elettorali, i minority report sui partiti di centrodestra
La Lega appare in crollo per Ipsos, scende al 25,4%, un minimo non toccato per quasi due anni. Ora quello di Pagnoncelli è l’unico istituto a vederla così debole. Dall’altro lato il 30,1% del Termometro Politico, unico a vederla sopra il 30%, ma il partito di Salvini appare in generale per tutti.
Fratelli d’Italia sembra essersi stabilizzati e gli istituti presentano stime piuttosto concordi, che vanno dal 12,5% di Ixè al 14,3% di Tecnè, mentre su Forza Italia nonostante sia ormai grossa la metà ci sono discrepanze maggiori. Si oscilla infatti tra il 5,7% di TP al 7,7% di Tecnè, il più generoso con il partito di Berlusconi.
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