Sospensione mutui autonomi e partite Iva: quando scatta e data

Le ultime notizie sulla sospensione mutui per i lavoratori autonomi e i titolari della partita Iva: ecco quando scatta e cosa sapere.

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Sospensione mutui autonomi e partite Iva: quando scatta e data

Quali sono le novità sulla sospensione mutui per i lavoratori autonomi e i titolari delle partite Iva? Come è ben noto, il Decreto Cura Italia è diventato legge, visto che lo scorso giovedì c’è stata l’approvazione della Camera. Nel maxi-pacchetto di misure sono presenti diversi interventi di una certa importanza che sono da supporto alle famiglie e ai lavoratori in difficoltà, oltre a misure di sospensione di cause e atti in essere, come ad esempio tutte le udienze in ambito civile, penale, tributario, contabile. Da non dimenticare anche la proroga degli sfratti, che dal 30 giugno 2020 è stata spostata al 1° settembre 2020, e l’erogazione di 69,5 milioni di euro al Fondo contributi affitti e al Fondo morosità incolpevole. Tali fondi saranno poi distribuiti dalle Regioni ai Comuni entro un mese.

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Sospensione mutui autonomi e partite Iva: le novità

Importanti novità anche sul fronte della sospensione dei mutui per i lavoratori autonomi e titolari di partita Iva. In Senato il Governo ha infatti provveduto a modificare le regole per accedere al fondo Gasparrini relativamente alla sospensione dei mutui per l’acquisto della prima casa.

L’accesso al Fondo è ora stato esteso anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti previa una condizione, però: il requisito, che deve essere dimostrabile, corrisponde alla perdita di almeno il 33% (un terzo) del fatturato nel trimestre successivo al 21 febbraio 2020, ovvero nel minor lasso di tempo che intercorre tra il 21 febbraio 2020 e la data della domanda se non è passato un trimestre, rispetto agli ultimi 3 mesi del 2019, a causa delle restrizioni determinate dalla pandemia Covid-19. Per questi lavoratori non sono richiesti gli altri requisiti ordinari, come la presentazione dell’Isee. Sono invece ammessi mutui di un valore che non superi i 400 mila euro.

Infine, fino al 31 ottobre è sospesa ogni procedura esecutiva relativo al pignoramento immobiliare dell’abitazione principale del debitore.

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