Nuovo Ponte Morandi: data inaugurazione e com’è cambiato
Oggi martedì 28 aprile 2020 è la data di inaugurazione del nuovo Ponte Morandi: ecco com’è cambiato rispetto al passato e cosa c’è da sapere.
Nuovo Ponte Morandi, oggi martedì 28 aprile 2020 è stato il giorno dell’inaugurazione. Una parentesi all’interno dell’emergenza Covid-19 che affligge il Paese, uno spiraglio positivo, un simbolo di rinascita. Ecco com’è cambiato rispetto al passato, seguendo il progetto dell’illustre architetto Renzo Piano.
Nuovo Ponte Morandi: le tappe
Il 14 agosto 2018 piove a Genova: nella nebbia d’acqua, preceduta da un fulmine, succede la tragedia. Immane tragedia le cui immagini fanno il giro del mondo: il viadotto Polcevera, noto come Ponte Morandi dal nome dell’architetto che lo costruì, crolla portando con sé diversi automobilisti che lo stavano attraversando. Il bilancio finale parla di 43 morti, mentre 566 saranno gli sfollati che abitavano nei pressi. Sei mesi più tardi, febbraio 2019, è iniziato il processo della demolizione: prima lo smontaggio meccanico, poi gli esplosivi nel paio di piloni superstiti. L’ultima pila viene demolita il 12 agosto 2019, a quasi un anno da quella tragedia.
Oggi martedì 28 aprile 2020, il nuovo Ponte Morandi torna a essere realtà: non sarà chiamato più così, ovviamente, né viadotto Polcevera. Sul nome c’è ancora un po’ di tempo per decidere.
Com’è il nuovo Ponte Morandi
Il nuovo Ponte Morandi sarà in acciaio e oggi è stata posizionata l’ultima sezione del piano stradale, la diciannovesima. Subito dopo è risuonata nella città l’eco delle sirene del cantiere, seguite da quelle del porto.
Il ponte è lungo 1,067 chilometri e si costituisce di 19 campate sostenute da 18 piloni a 40 metri di altezza. L’opera di costruzione è firmata da Salini Impregilo e Fincantieri, riunite nel consorzio PerGenova. La costruzione è durata all’incirca una decina di mesi e molti media, visti i tempi ordinari italiani, hanno parlato di costruzione in tempo record.
Personalità presenti e assenti (per lockdown)
All’evento erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Genova Marco Bucci, il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti, la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli e il premier Giuseppe Conte. I prossimi passaggi riguarderanno il completamento del manto stradale e i collaudi. Per l’inaugurazione definitiva bisognerà attendere con ogni probabilità il prossimo luglio. Entro circa 2 anni dalla tragedia dell’agosto 2018, dunque, il nuovo Ponte Morandi tornerà a vivere.
Assente alla cerimonia l’architetto che ha ideato e progettato il nuovo ponte, Renzo Piano, bloccato a Parigi dal lockdown che impedisce gli sconfinamenti. Dalla sua residenza, l’architetto ha definito quello di oggi “un momento importante”, anche se, ha precisato, “non può essere una festa perché non bisogna mai dimenticare da cosa nasce”.
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