Bilancio europeo, quanto hanno versato l’Italia e gli altri Paesi dal 2000
L’Italia è il quarto benefattore netto del bilancio europeo. Più di 69 i miliardi versati tra 2000 e 2018. circa il 0,2% del PIL
Tra gli strumenti che saranno usati per fornire maggiore assistenza agli Stati della UE, oltre ai Recovery Fund, il Sure, il MES, ve ne sarà uno che in realtà esiste da molto ma che passa in sordina nella cronaca odierna, ovvero il bilancio proprio dell’Unione, che ammonta a poco più dell’1% del PIL europeo, circa 142 miliardi di euro.
Che servono a finanziare progetti nel campo della coesione, ovvero degli investimenti per fare avvicinare i Paesi con PIL inferiore a quelli già più ricchi. O i sussidi all’agricoltura europea, o la politica migratoria comune, ecc.
Ma come ogni bilancio pubblico, non vi è equilibrio tra quanto viene versato e quanto viene ricevuto. Vi sono Paesi che sanno più di quanto prendono e viceversa. Tra i primi vi è l’Italia, che finora era tra i Paesi più ricchi della UE, soprattutto dopo l’ingresso degli ex membri del blocco comunista, a Est.
Nel 2018 il nostro Paese ha versato 5 miliardi e 59 milioni in più di quanto ha ricevuto, essendo quarta dietro la Germania, il cui saldo negativo ammontava a 13,4 miliardi, la Francia e il Regno Unito, con rispettivamente 6,2 e 6,9 miliardi. Nel grafico è evidenziata la posizione dell’Italia, in rosso, dal 2001 sempre tra i benefattori del bilancio, e i valori sono in migliaia di euro.
Il maggior beneficiario, con 12,3 miliardi, è stato nel 2018 come negli anni precedenti la Polonia, il Paese più grande tra quelli dell’Est
In 18 anni l’Italia ha dato 61 miliardi, circa lo 0,2% del PIL
Considerando tutti gli anni dal 2000 a oggi l’Italia ha versato come saldo netto più di 61 miliardi, anche qui posizionandosi quarta dietro Francia, Regno Unito e Germania, che ha versato invece 178,5 miliardi nello stesso periodo. I maggiori percettori Polonia, Grecia e Spagna, con 116,9, 83,2 e 80,4 miliardi
Naturalmente questi saldi sono valutati meglio in proporzione al PIL, visto che parliamo di Paesi molto diversi. In media in questi 18 anni considerati sono stati i Paesi Bassi a dare di di più in questi termini, il 0,37% del PIL annuo, l’Italia è decima, con uno 0,2%, ma se dovessimo esaminare solo il 2018 saremmo sesti assieme al Regno Unito, dietro Danimarca, Germania, Austria, Svezia, Paesi Bassi, con il 0,29% del nostro PIL versato al resto della UE, più della Francia.
Tra i maggiori beneficiari, anche in percentuale sul PIL, i Paesi Baltici, l’Ungheria, la Grecia. In particolare nel 2018 l’Ungheria ha ricevuto una cifra corrispondente a ben il 4,1% del PIL dalla UE, l’equivalente di circa 70 miliardi se parlassimo dell’Italia.
Stiamo finanziando lo sviluppo dell’Est Europa con un trasferimento di risorse tra nazioni quale raramente si è visto nella storia con questa persistenza nel tempo.
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