Coronavirus ultime notizie, gli anticorpi ed il racconto dall’ospedale: “sembravamo cadere come birilli”
orona ultime notizie, secondo uno studio dopo i sintomi si sviluppano in poche settimane gli anticorpi. Il dubbio della operatrice sanitaria: siamo immuni?
Coronavirus ultime notizie – In questo nostro recente articolo abbiamo riferito di uno studio pubblicato il 29 aprile su Nature Medicine secondo il quale – come hanno riferito gli autori della ricerca – il 100% di coloro che sono entrati in contatto con il virus hanno sviluppato anticorpi. “Segnaliamo risposte anticorpali acute a SARS-CoV-2 in 285 pazienti con COVID-19. Entro 19 giorni dall’esordio dei sintomi, il 100% dei pazienti è risultato positivo all’immunoglobulina G (IgG) antivirale. La sieroconversione per IgG e IgM si è verificata contemporaneamente o in sequenza. Entrambi i titoli di IgG e IgM hanno raggiunto il plateau entro 6 giorni dalla sieroconversione. I test sierologici possono essere utili per la diagnosi di pazienti sospetti con risultati RT-PCR negativi e per l’identificazione di infezioni asintomatiche”. Ancora da verificare se gli anticorpi garantiscano l’immunità e per quanto tempo.
Coronavirus ultime notizie, gli anticorpi ed il racconto: il quasi 60% nel giro di una settimana era a letto con febbre alta
Sull’argomento riferiamo di un episodio raccontato da un’infermiera in servizio presso il reparto di cardiologia di un ospedale pubblico pugliese.
Episodio che potrebbe rappresentare una conferma di quanto asserito dalla ricerca. “Sono un’infermiera e vorrei condividere con voi questo racconto: era il 18/01/2020, quando insieme ai miei colleghi di reparto ci ritrovammo a festeggiare tutti insieme il pensionamento del nostro caposala, fu una bellissima festa, era di sabato tutti insieme a pranzo ci divertimmo molto ovviamente tra balli canti baci e abbracci. Il pensiero che però mi gira sempre nella testa è stato quello che è accaduto i giorni seguenti….ad uno ad uno sembravamo cadere come birilli il quasi 60% nel giro di una settimana era a letto con febbre alta, tosse dolori diffusi, astenia ovviamente chi stava peggio restò a casa perché credetemi era improponibile alzarsi non riuscivi neanche ad arrivare in bagno, il restante 40% stava relativamente bene chi con una sintomatologia più blanda chi senza alcun sintomo”.
l’importanza del quadro di conoscenze
Coronavirus ultime notizie – “Molti di noi – racconta l’operatrice sanitaria – ebbero anche in quel terribile periodo anche figli e famiglia con gli stessi sintomi chi più lievi chi più forti. Ovviamente chi restò a lavorare era in emergenza perché non si riuscivano a coprire i turni. Fu una vera e propria epidemia nel mio reparto. Non dimentichiamo che in Cina il covid 19 aveva già preso piede, qui in Italia non si sentiva ancora parlare di casi di covid 19 anche se ad oggi si pensa che già circolasse in Italia indisturbato senza avere una reale diagnosi perché non si facevano ancora i tamponi. Ritorniamo al mio pensiero di oggi, forse noi in quei giorni non avevamo l ‘influenza ma altro? Forse noi siamo già immuni?”.
Il dubbio potrà essere confermato da ulteriori approfondimenti che probabilmente sarà possibile effettuare tramite i test sierologici e con l’auspicio che siano quanto prima disponibili i vaccini. La mancanza di informazioni rispetto al coronavirus rende necessaria la costituzione di un quadro informativo che si va man mano espandendo e che potrebbe prendere spunto anche da episodi che acquisiscono significati più complessi anche a distanza di mesi.
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