Sondaggi elettorali TP, gli italiani non sono d’accordo con le regole della fase 2
Sondaggi elettorali TP, gli italiani sono scontenti delle nuove regole della fase 2, preferivano ci fossero più riaperture, magari differenziate per regione
La fase 2 comincerà lunedì 4 maggio e segnerà un cambiamento rispetto al lockdown completo degli ultimi 50 giorni, un cambiamento che però per gli italiani non sarà abbastanza netto a giudicare dalle opinioni raccolte dai sondaggi elettorali del Termometro Politico. Solo il 27,9%, che diventa 77,3% nel caso degli elettori del Movimento 5 Stelle, trova giuste ed equilibrate le nuove regole.
Per il 33,8% si doveva differenziare per regione, mentre per il 32,1% le regole dovevano essere meno restrittive e si poteva concedere di più. La pensa così il 61,5% dei leghisti.
Solo per il 5,2% invece era meglio mantenere il lockdown.
C’è maggiore approvazione per il prezzo minimo sulle mascherine, fissato a 50 centesimi. Il 44,3% lo trova giusto. Ma c’è anche un 28,6% che ritiene che lo Stato dovrebbe fornire le mascherine gratis a tutto o almeno ai più poveri.
Dall’altro lato, un 24,4% pensa che questo prezzo fisso renda meno conveniente produrle e potrebbe creare una penuria.
A livello di intenzioni di voto, i nostri sondaggi elettorali registrano il calo della Lega sotto il 30%, mentre Forza Italia appare in recupero, al 5,9%, con Fratelli d’Italia al 13,9%. Il centrodestra arriva nell’insieme al 49,2%, quindi è sostanzialmente maggioritario nel Paese.
Nell’area di governo il PD è al 21,6% e il Movimento 5 Stelle al 14,7%. Assieme a Italia Viva, al 3,2%, e alla Sinistra, al 2,4%, tutta la maggioranza si ritrova al 42,9%, quindi il 6,3% più indietro rispetto all’opposizione di centrodestra. Tra gli altri partiti Azione si posiziona al 2,1%, mentre i Verdi e +Europa rispettivamente all’1,5% e all’1,3%, con i comunisti di Rizzo sempre all’1%
Sondaggi elettorali TP, stabile la fiducia in Conte
La fiducia nel premier si mantiene circa allo stesso livello della scorsa settimana, ma si assiste a una radicalizzazione delle opinioni, con un aumento di chi ha molta o nessuna fiducia, rispettivamente il 24,5% e il 46,2%. Complessivamente Conte riceve un’approvazione dal 43,7%, mentre ha poca o nessuna fiducia in lui il 55,7%.
Il 32,1% dichiara di avere migliorato la propria opinione su Conte rispetto al periodo pre-mergenza coronavirus, mentre per l’11,6% era già positiva prima. Al contrario per il 23,8% era negativa e per il 31,2% anzi l’opinione è peggiorata.
Abbiamo anche riproposto la domanda sulla UE e l’Euro. Anche in questo caso c’è stato un incremento delle risposte più radicali.
Aumenta infatti la percentuale di quanti vorrebbero uscire sia dalla UE che dall’eurozona, il 37,5%, che quella di quanti vorrebbero rimanere in entrambi, il 43,4%. Per l’8,5% è invece meglio rinunciare solo alla moneta unica, e per il 4,5% solo alla UE
I sondaggi elettorali sono stati condotti con metodo CAWI tra il 29 e il 30 aprile 2020 su 4400 intervistati.
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