Cosa cambia con la Fase 2: circolare ministero Interno in pdf
Il Ministero dell’Interno ha pubblicato sul proprio sito una circolare (clicca sul link per il Pdf) diretta ai Prefetti: il documento si propone di chiarire alcuni aspetti del Dpcm del 26 aprile, il decreto sull’allentamento delle restrizioni previsto nella cosiddetta Fase 2.
Fase 2: l’autocertificazione e la questione “congiunti”
Innanzitutto, il Viminale ha voluto precisare alcuni aspetti legati al nuovo modulo per l’autocertificazione dei motivi che hanno reso necessari gli spostamenti che si dovrà usare anche durante la Fase 2. Nello spazio di poche righe dedicato alla “descrizione” dei motivi dello spostamento a seguito dell’indicazione – per mezzo di contrassegno dell’apposita casella – di una situazione di necessità legata ad una visita a congiunti, il dichiarante sarà tenuto a indicare il grado di parentela della persona presso cui si sta recando ma non i suoi dati identificativi.
Un’indicazione che rientra nella questione che molto sta facendo discutere in queste ore, cioè quella dei “congiunti”. In generale si può dire che, oltre ai coniugi, fanno ovviamente parte dei soggetti con cui è possibile incontrarsi le persone con cui si intrattengono rapporti di parentela (figli, genitori, cugini, nipoti di vario ordine e grado) ma anche tutti gli individui con cui si ha in essere una relazione “connotata da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti”, insomma, i propri fidanzati.
Cosa dice la circolare in merito all’attività sportiva?
Nelle disposizioni della circolare sulla Fase 2 si precisa che “è consentita, anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l’attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento”. In pratica, si potranno riprendere le attività sportive in generale (inclusa nel novero la pesca sportiva, per esempio) anche lontano dalla propria abitazione, senza mascherina e senza autocertificazione, a patto che si mantenga la distanza di sicurezza di due metri, si eviti di stazionare in gruppo e si faccia ritorno a casa una volta terminata. Tuttavia, le singole regioni stanno prevedendo delle “eccezioni” alla regola: c’è chi consentirà più attività (come la Sicilia dove riapriranno alcuni circoli di vela o l’Emilia Romagna che consentirà l’equitazione) oppure chi imporrà l’obbligo di utilizzo della mascherina (con tutta probabilità Lombardia e Veneto).
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