Fidanzati 4 maggio: le disposizioni del Dpcm del 26 aprile, quello con cui sono state dettate le condizioni della Fase 2 dell’emergenza sanitaria, hanno creato una relativa confusione a proposito della definizione di “congiunto”.
Fidanzati 4 maggio: la definizione di “congiunto”
Con l’avvio della Fase 2 il governo ha stabilito un lieve allentamento delle restrizioni introdotte nel quadro del contenimento dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid 19. Oltre alla riapertura di una serie di attività produttive, per cui da oggi 4 maggio 2020 sono tornati a uscire per lavoro circa 4 milioni di italiani, è stata prevista la possibilità di spostarsi tra comuni della stessa regione ma anche tra regioni in base a comprovate necessità (come il ritorno al proprio luogo di residenza, per esempio) e la possibilità di recarsi in visita ai “congiunti”, sempre però all’interno di precisi limiti volti ad evitare sconfinamenti e, soprattutto, assembramenti.
Dopo un’iniziale confusione, il Ministero dell’Interno ha fatto chiarezza sul termine: tra i congiunti vanno inseriti non solo i parenti fino al sesto grado e gli affini fino al quarto, i coniugi o le persone a cui si è legati per tramite di un’unione civile ma anche coloro con cui si intrattiene una relazione connotata da “duratura e significativa comunanza di vita e di affetti”. Sostanzialmente, anche i fidanzati potranno tornare a vedersi.
Cosa cambia per chi ha meno di 18 anni?
Dunque, anche se non sono stati chiariti tutti gli aspetti della questione, i fidanzati potranno tornare a vedersi. L’allentamento delle restrizioni e, in particolare, la possibilità di andare a trovare il proprio partner, più o meno stabile, per quello che è dato capire, è fatta salva anche per chi ha meno di 18 anni. Tale indicazione viene più che altro desunta per l’omissione di qualunque riferimento all’età negli atti che regolano l’avvio della fase 2. Insomma, nero su bianco, visto che non si pone un limite anagrafico si suppone che anche se si è minorenni si potrà uscire di casa e recarsi, nell’ambito del proprio comune di residenza, dal proprio fidanzato o dalla propria fidanzata o se preferite dal proprio ragazzo o dalla propria ragazza.
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