Sondaggi politici Noto: 66% italiani chiede aperture differenziate per regione
Secondo i sondaggi politici Noto per QN, l’obbligo dell’autocertificazione per gli spostamenti all’interno della regione scontenta gli italiani
Il 18 maggio è considerato il vero spartiacque della fase 2. Si tratta della data in cui, se tutto va bene, potranno riaprire musei, mostre, biblioteche e commercio al dettaglio. In un’intervista a Repubblica, la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, l’ha definita “fase2.1”. Allo studio del governo c’è anche la possibilità di differenziare le aperture per regioni in relazione ai contagi. Secondo i sondaggi Noto per QN realizzati il 3 maggio, questa ipotesi trova favorevole la maggioranza degli italiani (66%). Il 25%, invece, preferirebbe che il Paese ripartisse allo stesso momento.
Sondaggi politici Noto: italiani, stop alle autocertificazioni per gli spostamenti
L’ultimo decreto del governo ha confermato l’obbligo di compilare l’autocertificazione in caso di spostamenti. Una scelta che scontenta il 59% dei cittadini secondo cui dovrebbe essere consentito muoversi liberamente all’interno della regione di residenza senza bisogno dell’autocertificazione. Anche il divieto di trasferirsi nelle seconde case all’interno della propria regioni non piace alla maggioranza degli intervistati. Per il 62% il governo dovrebbe consentire questa possibilità. Sul poter uscire o entrare dalla propria Regione, invece, le risposte sono diverse a seconda del territorio: per il 63% degli abitanti del Sud, questa eventualità “deve essere riconosciuta” mentre al Nord sono meno convinti (27% di favorevoli).
Sondaggi politici Noto: riaperture negozi, italiani divisi
Sulla riapertura dei negozi, gli italiani si dividono tra chi condivide la decisione di un’apertura graduale (49%) e chi vuole una riattivazione delle attività già dal 4 maggio (43%). La chiusura dei sondaggi Noto è dedicata all’app Immuni che probabilmente verrà rilasciata entro fine maggio come ha rivelato al Corriere della Sera, Vittorio Colao, capo della task force per la Fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia. Affinché funzioni serve che il 60% degli italiani la scarichi. Difficile che questo accada se si leggono i dati raccolti da Noto. Secondo l’istituto, solo il 40% degli italiani è intenzionato a scaricarla ed utilizzarla. Contrario il 38% mentre il 10% dichiara di non avere uno smartphone.
Nota metodologica
Allegata all’immagine.
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