Bonus vacanze 2020: l’iniziativa è del ministro della Cultura e del Turismo Dario Franceschini e nella sua ultima conferenza stampa vi ha accennato anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La finalità dell’iniziativa è il rilancio del settore secondo i promotori ma gli imprenditori sono divisi.
Bonus vacanze 2020: in cosa potrebbe consistere?
Il Bonus vacanze 2020 dovrebbe consistere sostanzialmente in un voucher che le famiglie potrebbero utilizzare nelle strutture turistiche italiane nel corso di quest’anno, andamento dei contagi permettendo. Il suo importo deve essere ancora comunicato ufficialmente. La cifra che circola negli ultimi tempi è quella di 500 euro. Il Bonus potrebbe essere contenuto nel Decreto maggio e dovrebbe essere erogato a quei lavoratori che hanno un reddito compreso tra i 7.500 e i 26mila euro all’anno.
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In alternativa, si valuta la possibilità di modularlo a seconda della composizione del nucleo che lo richiede. Quindi sarebbe di 100 euro se quest’ultimo fosse composto da un singolo componente senza figli a carico, per poi essere incrementato di altri 100 euro in presenza di un secondo componente, di ulteriori 50 per il terzo, più 25 euro e così via fino a raggiungere un massimo di 500 euro. Precisando che al momento si tratta solo di ipotesi, il voucher dovrebbe essere percepito sotto forma di credito fiscale, con la possibilità di chiedere al sostituto d’imposta e che la detrazione venga applicata nel mese successivo a quello in cui si è richiesto.
Le opinioni degli imprenditori del settore
Il settore turistico rappresenta circa i 13% del Pil nazionale. Si tratta di un settore che certamente risulterà essere tra i più colpiti dall’epidemia per via delle limitazioni agli spostamenti che più o meno tutti i Paesi del mondo stanno imponendo per contenere la diffusione del contagio. Secondo le associazioni di categoria, tra marzo e maggio, il turismo italiano ha perso oltre 30 milioni di potenziali clienti per mancati introiti pari a 7,5 miliardi. Numeri che fanno tremare le gambe, considerando anche che non sono destinati a migliorare nel breve termine: 70mila lavoratori rischiano il posto.
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Ciò premesso, il Bonus vacanze 2020 così come pensato non basterà a salvare molte aziende del comparto. Secondo quanto rilanciato sia da esponenti della maggioranza che dell’opposizione andrebbe valutata la possibilità di versare il voucher alle agenzie di viaggio, che a loro volta consentirebbero di lavorare alle strutture ricettive. Questa è una delle maggiori critiche rivolte al provvedimento. Una buona parte del mondo imprenditoriale approva l’idea dell’esecutivo con l’auspicio che possa essere ampliata. Come? Una delle proposte consiste nella possibilità, per chi ha un reddito inferiore ai 35mila euro, di portare in detrazione fino al 50% delle spese sostenute per andare in vacanza in Italia nel 2020 fino a un rimborso massimo di 2.500 euro.
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