Coronavirus ultime notizie: piano infanzia e attività all’aperto. Quando inizia

Coronavirus ultime notizie: il punto della situazione sui bambini piccoli e sulle attività all’aperto, come le aree gioco negli spazi verdi.

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Coronavirus ultime notizie: piano infanzia e attività all’aperto. Quando inizia

Coronavirus ultime notizie: c’è un piano per l’infanzia e la ripresa della sfera sociale, ludica ed educativa nella fase 2 per i bambini. Per chi ha più di 3 anni si prevede la riapertura di asili nido e scuole materne a giugno, nonché dei centri estivi, almeno stando alle intenzioni del Dipartimento della Famiglia della ministra Elena Bonetti. La parola finale spetta però al Comitato tecnico scientifico, che nei prossimi giorni si riunirà e deciderà se approvare le indicazioni volute dal Ministero oppure se è ancora troppo rischioso. Il grosso interrogativo riguarda principalmente i bambini compresi nella fascia di età 0-6 anni: per loro il rischio riguarda l’adeguamento delle strutture ai protocolli di sicurezza, al fine di garantire loro un ritorno alla normalità senza rischi e tutelato sotto l’aspetto della sicurezza.

Coronavirus ultime notizie: piano per l’infanzia, le date

Il piano per l’infanzia prevede due date importanti da segnare sul calendario, per avviare una graduale ripresa. La prima data è quella di lunedì 18 maggio: a decorrere da questo giorno e per tutto il periodo estivo l’intenzione è quella di dare la possibilità agli enti preposti di avviare percorsi e attività all’aperto per i bambini dai 3 anni in su, da svolgersi in giardini, parchi e aree verdi.

La seconda data è quella di lunedì 1° giugno, giorno in cui potrebbero ripartire i servizi educativi per i bambini da 0 a 6 anni nei centri estivi e negli spazi verdi e all’aperto di scuole, asili e oratori.

Coronavirus ultime notizie: piano infanzia, come funziona

Il protocollo di sicurezza andrà a rispecchiare le consuete norme di igiene e pulizia, consistenti nella sanificazione delle attrezzature e dei materiali dopo ogni loro utilizzo, oltre a una formazione del personale professionale e volontario sui dispositivi di protezione. Non dovranno esserci assembramenti, quindi i gruppi di lavoro saranno composti da pochi bambini o ragazzi e le relazioni dovranno essere monitorate per un più agevole tracciamento. In ogni caso chi gestisce l’attività sarà tenuto a presentare un progetto presso l’Asl competente.

Le indicazioni non sono dissimili per quanto riguarda i centri estivi. Ci dovrà essere 1 operatore per ogni 3 bambini nell’asilo nido, 1 operatore ogni 5 nella scuola dell’infanzia, 1 ogni 7 nella scuola primaria. Gli ingressi dovranno essere scaglionati di almeno 10 minuti per assicurare le operazioni di sanificazione, ma anche per evitare gli assembramenti tra un gruppo e l’altro. All’esterno delle strutture dovrà essere presa la temperatura, mentre gel igienizzante sarà posto all’ingresso.

Ora non resta che aspettare l’ok del Comitato tecnico scientifico e del governo, che potrebbero accogliere il piano per l’infanzia in toto, o parzialmente, suggerendo qualche modifica. Si attendono novità nei prossimi giorni.

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