Bonus 1000 euro co co co: a chi spetta, requisiti e tabella

Pubblicato il 11 Maggio 2020 alle 09:59 Autore: Daniele Sforza

Ultime notizie sul bonus 1000 euro: ecco a chi spetta, quando e quali requisiti bisogna possedere per ottenere il beneficio.

Bonus 600 euro Inps in automatico: ecco chi lo riceve senza fare domanda
Bonus 1000 euro co co co: a chi spetta, requisiti e tabella

Come ormai è abbastanza noto e ripetuto da giorno, gli aiuti economici ai lavoratori verranno sotto forma di un nuovo bonus da 600 euro per il mese di aprile e di un bonus 1000 euro per il mese di maggio. Quest’ultimo beneficio, tuttavia, è riservato solo ad alcune categorie di lavoratori che siano in possesso di specifici requisiti. Si attende l’ufficialità del Decreto Rilancio (si è smesso di appellarlo con i nomi dei mesi, visti i numerosi ritardi nel licenziarlo), ma al momento quanto segue è quello che sappiamo.

Bonus 1000 euro: a chi spetta

Il bonus 1000 euro spetterà anche ai titolari di rapporti di lavoro Co.Co.Co (collaboratori coordinati e continuativi), purché siano iscritti alla Gestione Separata Inps. L’importo di 1.000 euro riguarderà il mese di maggio e la sua ricezione è vincolata al possesso di alcuni requisiti.

Infatti, mentre il bonus 600 euro (l’indennità già erogata nel mese precedente non senza problemi di varia natura) resta confermato anche per il mese di aprile – e dovrebbe avvenire in automatico, tramite un semplice click nell’area dedicata del portale Inps – il bonus 1000 euro non spetterà a tutti. I lavoratori autonomi e i liberi professionisti potranno beneficiarne solo se hanno chiuso o sospeso la propria attività o se hanno ridotto il proprio fatturato di almeno il 33% nel secondo bimestre (marzo-aprile) dell’anno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (2019). Diverso il discorso per i Co.Co.Co.

Bonus 1000 euro Co.Co.Co: requisiti

Il collaboratore coordinato e continuativo che intende avvalersi del bonus 1000 euro a maggio deve essere in possesso di almeno uno di questi due requisiti (uno alternativamente all’altro):

  • Deve aver cessato il rapporto di lavoro;
  • Il rapporto di lavoro in essere non si protrarrà oltre il 31 dicembre 2020.

Restiamo però in attesa di ufficialità, visto che queste sono solo indiscrezioni su un decreto che ancora necessita di riscritture su alcuni capitoli, tra cui quello relativo alle indennità per il momento dovrebbe essere esente da ulteriori modifiche. Seguiranno aggiornamenti ufficiali in materia.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →