Coronavirus ultime notizie: riaperture 18 maggio, ecco il piano delle regioni
Coronavirus ultime notizie: riaperture anticipate per bar, ristoranti e parrucchieri in alcune regioni, ma non in tutte. Ecco il piano.
Coronavirus ultime notizie: si va verso la riapertura anticipata di bar, ristoranti, parrucchieri, barbieri e centri estetici in alcune regioni. Visto l’indice del contagiosità ormai molto basso in tutto il Paese, dove comunque si contano territori meno colpiti di altri, le Regioni hanno pressato il governo affinché certe attività possano riaprire due settimane prima rispetto a quanto originariamente previsto. Dati alla mano, e viste le insistenze di alcuni governatori, Palazzo Chigi ha assecondato le richieste, ma a certe condizioni.
Coronavirus ultime notizie: riaperture anticipate al 18 maggio, gli aggiornamenti
Le regioni hanno chiesto chiarimenti al governo tempestivi, al fine di fornire le giuste indicazioni a chi di dovere in merito a regole e protocolli di sicurezza in tempo prima delle riaperture. Da un lato c’è il blocco di alcune attività commerciali, che ormai dura da molto e che rischia di mettere in ginocchio (se già non lo è) l’economia di certi settori: dall’altro pesa anche l’arrivo dell’estate e l’inizio della stagione turistica, che certamente non sarà mai come prima. Da qui la necessità di un confronto governo-regioni con una consapevolezza già acquisita: le riaperture saranno possibili solo in base all’andamento epidemiologico e ovviamente nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza.
Riaperture ok, ma chiusure se andamento epidemiologico peggiora
Il governatore del Veneto Luca Zaia è stato tra i primi a spingere affinché il governo potesse chiarire tempestivamente tale punto. Il 1° giugno potrebbe essere tardi e il punto di caduta potrebbe essere “il 18 maggio”. Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia aveva rassicurato sulla data del 18 maggio, giorno in cui ci sarebbe stata una nuova fase (2b?) che però si sarebbe basata anche su una differenziazione territoriale, senza dimenticare gli inevitabili protocolli di sicurezza. Nessuna fretta, ma la voglia di anticipare i tempi, soprattutto in alcuni territori, è stata subito condivisa.
Tuttavia, qualora l’andamento epidemiologico dovesse peggiorare in quelle zone dove ci sono state riaperture, allora si procederebbe subito con chiusure immediate per frenare una nuova diffusione del contagio e quindi una nuova ondata.
Coronavirus ultime notizie: accordo governo-Regioni su riaperture 18 maggio
L’accordo tra governo e regioni sulle riaperture del 18 maggio è quindi arrivato nella serata di ieri, lunedì 11 maggio 2020. Proprio in queste ore il Comitato tecnico scientifico sta redigendo le linee guida per operare in sicurezza bar, ristoranti, parrucchieri e forse perfino le spiagge, su cui però serpeggiano ancora alcuni dubbi. Entro massimo fine settimana tali linee guida saranno pronte e a disposizione delle regioni e delle attività che riapriranno.
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Le reazioni dei governatori
Soddisfatto il governatore della Liguria Giovanni Toti, anche lui in prima linea per riaprire in anticipo, mentre nel Lazio Nicola Zingaretti fa sapere che le riaperture regionali saranno decise in base alla curva epidemica. Stiamo costruendo con gli operatori regole chiare e fondamentale sarà il comportamento responsabile di tutti”. L’annuncio ufficiale è stato dato anche da Stefano Bonaccini: “Si riparte! Dal 18 maggio anche le attività finora sospese potranno riprendere il loro corso sulla base di una puntuale programmazione regionale, sia pure in condizione di sicurezza e nel rispetto dei protocolli a tutela dei lavoratori e degli utenti che il governo si è impegnato a varare nelle prossime ore”.
La governatrice della Calabria Jole Santelli, che aveva sfidato il governo qualche giorno fa, pensa subito alla stagione estiva, chiedendo linee guida per riaprire il periodo vacanziero. Contento anche il governatore della Puglia Michele Emiliano, che ha parlato di tamponi, richiedendo quale sia “il numero di tamponi ritenuto ottimale per la Fase 2, visto che la Puglia sta facendo investimenti milionari per l’acquisto di macchinari e reagenti per arrivare a effettuare fino a diecimila tamponi al giorno”.
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