Cosa riapre dal 18 maggio: ristoranti, bar, parrucchieri e viaggi tra regioni?
Cosa riapre a partire da lunedì 18 maggio? In diverse Regioni alcuen attività riapriranno in anticipo. Ci si potrà muovere anche tra una regione e l’altra?
Dopo il confronto tra governo e regioni c’è l’ok per la riapertura anticipata delle attività fino a oggi rimaste chiuse. Cosa riapre dal 18 maggio? Bar e ristoranti (che almeno dal 4 maggio hanno iniziato a lavorare con l’asporto), parrucchieri, barbieri e centri estetici. Ne abbiamo parlato in questo articolo, mentre per le nuove regole vi rimandiamo a questo articolo. Soddisfatti i governatori delle regioni. Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha annunciato infatti che il governo “ha dato la possibilità alle Regioni di presentare un programma di aperture per il 18”. Le riaperture non saranno previste in tutte le Regioni: quelle più a rischio (che dovranno attendere il 1° giugno) sono Lombardia, Piemonte e Liguria.
Cosa riapre dal 18 maggio: dai bar ai ristoranti fino ai parrucchieri
La responsabilità passa insomma alle regioni, che dovranno comunicare di concerto con il governo informando tempestivamente sui possibili nuovi focolai, che porterebbe alla creazione di nuove zone rosse e a nuove chiusure, fondamentali per preservare e tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini.
In ogni caso bisognerà attendere tra giovedì 14 e venerdì 15 maggio 2020 per saperne di più: sono quelle le date X in cui si studieranno attentamente gli ultimi dati relativi alle Regioni, anche per capire dove arriva l’indice di contagiosità nei diversi territori, ma anche in merito alle terapie intensive occupate o meno. Giovedì 14 maggio saranno infatti passati ben 10 giorni da lunedì 4, giorno di inizio della fase 2, un lasso di tempo abbastanza sufficiente per avere primi risultati dai numeri dei casi positivi ripartiti per regione, considerando i tempi di incubazione media.
Spostamenti tra regioni: quando saranno consentiti?
Altro aspetto su cui si interrogano gli italiani riguarda lo spostamento tra regioni. A oggi è consentito solo per motivi di lavoro, urgenza e necessità o salute, mentre è ancora vietato per visitare i congiunti. Il tabù degli spostamenti interregionali dovrebbe cadere anch’esso questo mese: ancora non è noto se cadrà il 25 maggio o una settimana più tardi, il 1° giugno. Tuttavia molto dipenderà dal fattore R0, ovvero dall’indice di contagiosità che avranno le Regioni: nei territori dove questo indicatore è ancora elevato non sarà possibile né entrare né uscire. Per quanto riguarda le date del “via libera”, però, meglio attendere notizie e aggiornamenti ufficiali.
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