Si è parlato spesso di autocertificazione coronavirus per i diversi modelli che sono usciti negli ultimi mesi e resi disponibili sul sito del Ministero dell’Interno. per uscire bisognava stampare e compilare il modello di autocertificazione e precisare la motivazione alla base dello spostamento. In base ai diversi decreti usciti negli ultimi due mesi, i modelli di autocertificazione hanno subito delle modifiche importanti, il che costringeva gli italiani costretti a uscire a stampare sempre nuovi moduli. In ogni caso, anche le forze dell’ordine erano muniti del modulo, per cui, nel caso in cui si fosse stati sprovvisti dell’autocertificazione, a un eventuale fermo si sarebbe potuto compilare il modello dato dalle forze dell’ordine. Adesso tra i rumors che circolano nelle ultime ore vi è anche quello che riguarda un possibile stop alla necessità di muoversi con l’autocertificazione se ci si sposta all’interno della regione di residenza. Ciò potrebbe avvenire a partire dal 18 maggio.
Spostamenti in regione: autocertificazione coronavirus non servirà più?
Tutto dipenderà dall’allentamento della restrizione che riguarda gli spostamenti all’interno della stessa regione. A oggi è possibile muoversi all’interno della regione solo per cause di necessità, di lavoro o di salute, ma a partire dal 18 maggio, in quelle regioni dove l’indice di contagiosità è basso o nullo, potrebbe esserci un via libera sugli spostamenti, ovvero ci si potrà muovere senza per forza il bisogno di mostrare una motivazione e quindi la relativa autocertificazione. Resterà ovviamente il divieto di fare assembramento, la regola del distanziamento sociale e l’obbligo di indossare la mascherina, ma dal 18 maggio potrebbero riaprire già diverse attività (bar, ristoranti, parrucchieri, barbieri, centri estetici) e forse si potrà tornare a vedere anche gli amici.
Spostamenti tra regioni dal 1° giugno?
Ancora rimandato il via libero per gli spostamenti tra regioni: al momento la data a cui guardare è quella del 1° giugno, giorno in cui si potrà riaprire agli spostamenti tra una regione e l’altra, ma solo in quei territori dove l’indice del contagio è molto basso o nullo. Tutto, comunque, dipenderà dall’andamento epidemiologico e dai risultati di questi giorni, nonché delle prossime settimane.
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