Nelle ultime settimane si è parlato, con non poche polemiche, di un ritorno del campionato di serie A o di una sua sospensione. Guardando all’estero (alcuni campionati sono stati annullati, altri come quello tedesco riprenderanno questi giorni) ogni Paese ha deciso in base a determinati fattori e ora toccherà anche all’Italia. Il nostro Paese sta tornando lentamente a una nuova normalità, con un occhio di riguardo alla curva del contagio (decisivi i dati dei prossimi giorni per capire se la fase 2 è partita bene), e nella normalità italiana il campionato di calcio ha un suo posto di diritto. Riprenderà? E se sì, quando è la data del nuovo inizio e come sarà organizzato il nuovo calendario?
Serie A riprenderà?
Se un giocatore è positivo in isolamento ci va il giocatore, non tutta la squadra. Questa la regola nella Bundesliga. Ma in Italia il discorso è diverso e il Comitato tecnico-scientifico ha già rigettato questa ipotesi. Se un giocatore è positivo, in isolamento precauzionale ci va tutta la squadra. “Il calcio è uno sport di contatto”, ha ricordato il ministro Spadafora, che ha dato il via libera per il 25 maggio alle palestre, mentre sul calcio la “riapertura” ci sarà solo in totale sicurezza.
Il possibile calendario
Vi è il possibile scenario di ritiri-clausura: le squadre si radunano presso i centri sportivi, lì vivono e si allenano, fino alla fine di un campionato la cui ripresa comunque è ancora in forse. Eppure mentre in Italia si ragiona ancora, la Uefa ha già imposto una data limite per capire se i campionati proseguiranno o meno (c’è una nuova edizione di Coppe europee da organizzare): quella del 25 agosto.
L’ipotesi è quella della ripresa estiva del campionato: si ripartirebbe a metà giugno e si terminerebbe a fine luglio, con tre partite a settimana. 12 giornate (e 4 recuperi), partite ovviamente a porte chiuse, poi ad agosto via alle coppe europee (Europa League e Champions League) con le finali previste per fine mese. Deroga almeno fino a fine luglio per i giocatori il cui contratto è in scadenza a giugno (quindi non ci sarebbe per le coppe europee).
Scenario interessante, ma irrealizzabile se un giocatore positivo metterà in isolamento per 14 giorni tutta la rosa, come da originaria direttiva. Nei prossimi giorni arriverà la decisione definitiva.
Sconti sui diritti tv della Serie A?
Intanto anche la televisione chiede sconti sui diritti di trasmissione delle partite. Il Ceo di Sky Italia Maximo Ibarra si augura che anche in Italia si prenda in seria considerazione la proposta di dialogo con le tv. “In Germania, Francia, Gran Bretagna leghe e broadcaster stanno affrontando insieme questa grave emergenza trovando soluzioni equilibrate. Sky ha proposto diverse soluzioni, ma non ha ricevuto ancora alcuna risposta” dai club di Serie A. Ma sulla decisione finale pesa anche l’esito di questo campionato: gli sconti saranno ridotti se ci sarà la ripresa, saranno ingenti se il torneo sarà sospeso. Ma sugli sconti (si parla di un 15-18% in caso di ripresa) è scontro, perché i club di Serie A non sono d’accordo, come ha ribadito l’ad della Lega Serie A Luigi De Siervo.
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