Aumenta il requisito per beneficiare del bonus vacanza 2020, tra le misure previste dal Decreto Rilancio, ufficializzato ieri sera, mercoledì 13 maggio 2020, con la consueta conferenza stampa del governo. Finora erano emersi solo rumors e indiscrezioni, in particolare sui requisiti da possedere per fruire del bonus e si era parlato di un reddito familiare fino a 35.000 euro. Ebbene, tale soglia è stata incrementata di ulteriori 5.000 euro.
Bonus vacanza 2020: requisiti e beneficiari
Nella conferenza stampa incentrata sul DL Rilancio, il premier Giuseppe Conte ha confermato l’arrivo del bonus vacanza “fino al massimo di 500 euro fruibile da tutte le famiglie con Isee inferiore a 40 mila euro“. Per tale incentivo, il governo ha stanziato 2,4 miliardi di euro. Il bonus è spendibile nell’anno 2020, dal 1° luglio al 31 dicembre di quest’anno, e consiste in un credito composto da due parti: uno sconto dell’80% sul corrispettivo dovuto e un 20% di detrazione d’imposta. L’importo del bonus ammonta a 500 euro per le famiglie, ma scende a 300 euro per le coppie e 150 euro per i single.
Bonus vacanza 2020: come funziona
Alla misura è dedicato l’articolo 183 del testo. Qui si spiega che il bonus è utilizzabile per il periodo d’imposta 2020 per i pagamenti legati alla fruizione di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive dagli agriturismi e dai bed& breakfast. Il credito è utilizzabile da un solo componente per ogni nucleo familiare e l’importo massimo è di 500 euro.
Le spese devono essere sostenute in una unica soluzione e relativamente a servizi di una singola impresa turistico ricettiva (agriturismo o b&b). L’importo del bonus non potrà essere frazionato e utilizzato per più strutture, quindi. Inoltre il totale del corrispettivo dovrà essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale, indicante il codice fiscale del soggetto che fruisce del credito. Quindi il pagamento del servizio deve essere corrisposto senza l’ausilio o intermediazione di altri soggetti che gestiscono piattaforme e portali diversi da agenzie di viaggio e tour operator.
Come abbiamo anticipato, il credito si compone di un 80% di sconto sul corrispettivo dovuto e di un 20% come detrazione d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi. Lo sconto sarà rimborsato al fornitore dei servizi in forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione, con facoltà di successive cessioni a terzi, anche differenti dai propri fornitori di beni e servizi, nonché a istituti di credito o intermediari finanziari.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it