La cosiddetta rc auto può essere sospesa o bloccata per un certo periodo. Magari perché l’interessato vuole fare un viaggio di lavoro all’estero che lo terrà lontano dall’Italia per diversi mesi, oppure perché sa che per un certo periodo non utilizzerà comunque il suo mezzo a motore, ecco che si pone l’interesse a veder congelata la propria rc auto. Specialmente ora, in tempi di coronavirus, molti assicurati si stanno domandando se ed in che modo sia possibile effettuare la sospensione assicurazione auto per il 2020, ben consci che in questo periodo non c’è piena libertà nell’utilizzare la propria macchina. Facciamo allora chiarezza e vediamo come bloccare la rc auto per un periodo.
Rc auto e congelamento: un’esigenza attuale
In effetti come appena detto, bloccare la rc auto per un periodo appare scelta azzeccata proprio ora, in fase di emergenza Covid-19. La sospensione ha indubbi vantaggi per l’assicurato, dato che comporta di fatto il congelamento della polizza annuale per un certo periodo, al fine poi di riattivarla quando voluto: in altre parole, l’assicurato non paga i mesi di interruzione e soprattutto non sono contati nel computo della durata del contratto assicurativo.
Insomma è ben possibile richiedere ed ottenere il blocco temporaneo dell’efficacia della propria polizza di responsabilità civile. È una scelta intelligente per non pagare l’assicurazione inutilmente, in ipotesi di mancato utilizzo del proprio mezzo per molte settimane o mesi. Anzi va ricordato che il congelamento ben si presta anche e soprattutto alle assicurazioni moto, che più delle automobili sono solitamente usate stagionalmente o comunque in modo frammentato nel corso dell’anno. Ecco allora evidenziata la concretezza ed attualità dell’opzione congelamento rc auto.
Come sospendere questa assicurazione?
Il cliente della compagnia assicurativa insomma è libero di chiedere la sospensione dell’efficacia della polizza quando lo ritiene opportuno. Ricordiamo che la polizza di assicurazione consiste in un formale documento scritto che sancisce la stipula del contratto assicurativo, sottoscritto e firmato sia dall’assicuratore che dal contraente/cliente. In tale polizza vanno incluse tutte le condizioni contrattuali pattuite dalle parti: essa costituisce anche la prova scritta dell’effettivo accordo tra cliente e compagnia.
Tuttavia l’effettivo ottenimento del blocco della validità della polizza – con conseguente risparmio di spese per il cliente – è subordinato alla previsione dell’opzione in esame, all’interno dell’accordo tra le parti. Tale sospensione, pertanto, deve essere oggetto di un diritto del cliente. Altrimenti, la società assicurativa può discrezionalmente decidere di opporsi e di non concedere la sospensione rc auto. Tuttavia, anche laddove sia in gioco un vero e proprio diritto del cliente, non è scontato che l’assicurazione dia l’ok. Non è insomma qualcosa di automatico. Infatti, molti attendevano un provvedimento dell’Esecutivo che espressamente obbligasse l’assicurazione al blocco, ma al momento non ve n’è traccia.
Di fatto, come attivarsi per chiedere la sospensione rc auto?
Ebbene, è sufficiente comunicarlo alla propria assicurazione, attraverso la richiesta da remoto (email, telefono, app per smartphone o sito web della compagnia), ma in via ordinaria è ammessa anche la trasmissione della richiesta con pec oppure con raccomandata a/r. Il congelamento di cui si tratta è attivo dalla mezzanotte del giorno in cui si compie l’operazione e perdura fino alla domanda di riattivazione. Quest’ultima funziona analogamente: è necessario infatti usare uno dei metodi di comunicazione appena citati, e la copertura assicurativa ritornerà attiva dalle ore 24 del giorno stesso.
Concludendo, ricordiamo tuttavia un aspetto pratico degno di nota: in caso di sospensione della validità della polizza rc auto, il mezzo a motore non ha copertura e, pertanto, non soltanto non può essere utilizzato sulla rete viaria, ma anche non si può metterlo in sosta su strade o aree comunque pubbliche: il mezzo citato va invece posto in un luogo privato come un garage. Anzi, circolare nonostante il congelamento della polizza esporrebbe l’assicurato a conseguenze sanzionatorie non lievi e al possibile risarcimento danni con il proprio patrimonio, in ipotesi di danni a terzi a seguito di incidente.
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