La conferenza stampa indetta nella serata di mercoledì 13 maggio 2020 era incentrata sul Decreto Rilancio 2020, il maxi-pacchetto di misure di aiuto a famiglie e imprese, con risorse investite tali da far equiparare questo decreto a due Manovre. A presentare i diversi aspetti del decreto, oltre al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, c’erano anche il ministero dell’Economia Roberto Gualtieri, il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova.
Il testo consta di 256 articoli ripartiti in 464 pagine ed è quindi molto corposo. In questo articolo riassumeremo in breve le novità principali, per poi rimandarvi al comunicato stampa di Palazzo Chigi, in attesa della pubblicazione del DL in Gazzetta Ufficiale. Tra le novità più importanti spiccano i bonus da 600 euro (confermato) e da 1.000 euro per le partite Iva, l’estensione della cassa integrazione, il bonus vacanza da 500 euro, i finanziamenti a fondo perduto, la regolarizzazione dei lavoratori stagionali stranieri, lo stop all’Irap per le imprese.
Decreto Rilancio 2020: le principali misure sul lavoro
In merito al tema del lavoro è arrivata la conferma del bonus 600 euro, che sarà erogato automaticamente a chi ha già fatto richiesta del primo bonus (quello arrivato a inizio aprile). Inoltre è previsto un ulteriore bonus di 1.000 euro sempre per le partite Iva e i lavoratori autonomi, a condizione che si possa dimostrare di aver perso nel secondo bimestre 2020 almeno il 33% del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le modalità di questa certificazione sono ancora incerte.
La cassa integrazione viene estesa di ulteriori 9 settimane. 5 da fruire fino al 31 agosto 2020, più altre 4 fruibili dal 1° settembre e fino al 31 ottobre 2020. Per saperne di più, vi invitiamo a cliccare su questo articolo.
Altra voce importante riguarda il reddito di emergenza, riservato a tutti quei nuclei familiari che non possiedono altri sussidi e che hanno un valore Isee al di sotto dei 15.000 euro. Tale misura di sostegno ha una durata di due mesi e vale un importo che parte da una base di 400 euro per arrivare un massimo di 800 euro.
Chi percepisce la Naspi ma è in scadenza, potrà godere di ulteriori due mesi di indennità. Lo stesso avverrà per la Dis-Coll.
Inoltre per i datori di lavoro spicca il divieto di licenziare i propri dipendenti per ulteriori 3 mesi.
A sostegno di colf e badanti che hanno ridotto il proprio lavoro a causa dell’emergenza epidemiologica, è prevista l’erogazione di un bonus fino a 600 euro.
In merito alla Legge 104 confermata la notizia dell’estensioine dei permessi fruibili, che vengono prorogati di ulteriori 12 giornate da utilizzare nei mesi di maggio e giugno 2020.
I lavoratori stagionali potranno godere di un bonus 1.000 euro per il mese di maggio. Il beneficio è riservato a tutti quei soggetti che hanno subito una cessazione del rapporto lavorativo a causa del Covid-19 o per causa involontaria o non dipendente da sé, tra il 1° gennaio e il 17 marzo 2020.
Confermato il congedo parentale retribuito al 50% per i lavoratori dipendenti genitori di figli under 12, fino al 31 luglio e per un massimo di 30 giorni.
Decreto Rilancio 2020: le misure per la famiglia
Sempre per sostenere i genitori lavoratori nel DL Rilancio spicca l’estensione del bonus baby-sitter, che raddoppia da 600 euro a 1.200 euro e che è riservato ai lavoratori genitori di figli under 12 o di figli disabili (senza limiti di età). Il bonus baby-sitter è così chiamato perché è riservato ai servizi di baby-sitting, ma in questi possono essere inclusi anche i centri estivi.
Non ci sarà invece l’atteso bonus figli, quella replica del bonus bebé riservato alle famiglie con figli per aiutarli con le spese. Annunciato spesso dal ministro Elena Bonetti, la misura non si è concretizzata.
Gli incentivi per le imprese
Le aziende non saranno tenute a versare la rata di giugno dell’Irap, ovvero il saldo relativo all’anno 2019 e il primo acconto del 2020. L’incentivo è riservato a tutte quelle aziende che hanno fatturato meno di 250 milioni di euro nel 2019.
I titolari di partita Iva che esercitano attività di impresa e lavoro autonomo potranno accedere a contributi a fondo perduto erogati dallo Stato.
Le aziende che hanno fatturato meno di 5 milioni di euro nel 2019 potranno usufruire di un credito d’imposta del 60% sul pagamento degli affitti. Il requisito non è valido per le strutture turistico-ricettive, che invece potranno fruire comunque del beneficio. Allo stesso tempo le aziende potranno godere di una riduzione sugli importi delle bollette elettriche relativamente al trimestre maggio-giugno-luglio 2020.
Per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, i soggetti che esercitano attività d’impresa potranno beneficiare di un credito d’imposta del 60% sulle spese sostenute nel 2020 fino a una soglia massima di 80.000 euro relativamente agli interventi finalizzati a mettere in pratica le disposizioni governative sui protocolli di sicurezza da adottare per il contenimento del contagio.
Decreto Rilancio 2020: gli aiuti al turismo
Non potevano mancare gli aiuti al settore del turismo, letteralmente messo in ginocchio dalla pandemia. Infatti, è stato istituito un Fondo per il turismo da 50 milioni di euro per sostenere l’intero settore nell’anno 2020.
Inoltre, per incentivare gli spostamenti in Italia e il turismo locale, è stato istituito il bonus vacanza, che prevede un importo di 500 euro per le famiglie (300 euro per le coppie, 150 euro per il singolo) con Isee inferiore a 40.000 euro. Per ulteriori informazioni potete consultare questo articolo.*
Ecobonus 110% e regolarizzazione lavoratori stranieri
Concludiamo questa breve panoramica con altre due novità molto importanti: la prima prevede un ecobonus al 110% per gli interventi di ristrutturazione a scopo di efficientamento energetico, ma che però è riservato solo alle persone fisiche che realizzeranno questo tipo di interventi esclusivamente sulle prime case (per ulteriori informazioni clicca qui).
In secondo luogo, è prevista la regolarizzazione dei lavoratori stagionali stranieri, altro aspetto al centro di polemiche e discussioni negli ultimi giorni, e anche dopo il suo annuncio, viste le lacrime della ministra Bellanova nel commentarlo. I datori di lavoro potranno così regolarizzare i cittadini stranieri presenti sul nostro territorio con un apposito contratto di lavoro subordinato. Per i cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto a ottobre 2019 vi è la possibilità di chiederne uno nuovo, ma di durata temporanea.
Il comunicato stampa del governo
Per ulteriori informazioni e ripassare in rassegna le principali novità del Decreto Rilancio 2020, potete consultare il comunicato stampa pubblicato sul sito del governo e che trovare qui. Ora si attende la pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale.
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