Riapertura alberghi, hotel e agriturismi: le linee guida del decreto
Lunedì 18 maggio 2020 è anche il giorno della riapertura alberghi, hotel e agriturismi: ecco le condizioni da rispettare secondo le linee guida del decreto.
Nella notte tra il 15 e il 16 maggio il consiglio dei ministri ha approvato l’attesissimo decreto delle riaperture previste per lunedì 18 maggio 2020. Le indiscrezioni erano già nell’aria e fortunatamente molti esercenti si sono adoperati per mettere al sicuro i propri locali prima dell’annuncio ufficiale, al fine di non farsi trovare impreparati e riaprire oggi in tutta sicurezza. Sono state stabilite delle precise linee guida ripartite per attività economiche: andiamo a vedere quelle relative alle strutture ricettive, comprendenti alberghi e agriturismi.
Riapertura alberghi e agriturismi: linee guida, nuove regole e disposizioni
Ecco le linee guida che vanno applicate alle strutture ricettive alberghiere, complementari e alloggi in agriturismo. Sarà necessario predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per clienti di altra nazionalità.
Prima che si entri nella struttura, è possibile che il cliente sia sottoposto a un controllo della temperatura. Se questa risultasse superiore a 37,5 gradi, allora il cliente non potrebbe accedere (ricordiamo infatti che chi ha febbre superiore a 37,5 gradi è tenuto a restare al proprio domicilio).
Sarà obbligatorio garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di sicurezza di almeno 1 metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione di percorsi di entrate e uscite nelle strutture. A tal proposito è consigliabile affiggere cartelli informativi e delimitare gli spazi tramite apposita segnaletica e adesivi.
Alla reception è preferibile montare barriere fisiche (es: schermi) ed è raccomandabile utilizzare modalità di pagamento elettronico rispetto ai pagamenti in contanti. Le linee guida consigliano anche una gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out laddove possibile.
Inoltre l’addetto al servizio di ricevimento dovrà provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate.
Il personale dipendente dovrà indossare la mascherina sempre in presenza dei clienti e in qualsiasi circostanza dove non è possibile garantire la distanza interpersonale di almeno 1 metro. Anche gli ospiti dovranno indossare la mascherina.
Le strutture saranno tenute ad assicurare un’ampia disponibilità e accessibilità ai sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche in differenti postazioni all’interno della struttura, promuovendone l’utilizzo frequente da parte di clienti e dipendenti. In ogni caso ogni oggetto fornito in uso dalla strtuttura all’ospite dovrà essere disinfettato prima e dopo ogni utilizzo. Tutti gli ambienti e locali, soprattutto quelli comuni, così come le superfici toccate in misura maggiore (maniglie, scorrimano, etc.) dovranno essere disinfettati e puliti molto frequentemente.
L’utilizzo dell’ascensore dovrà essere effettuato mantenendo garantito il distanziamento interpersonale di sicurezza.
Riapertura alberghi e agriturismi: microclima, ricambio e qualità dell’aria
Passiamo ora a uno dei capitoli più delicati: il microclima e gli impianti di areazione. Nel testo delle linee guida si legge che risulta fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria all’interno. I consigli per un adeguato ed efficiente microclima sono i seguenti:
- Assicurare periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni, evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
- Aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtrati dell’aria in ingresso;
- Relativamente al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione e i punti di aspirazione;
- Attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino a una dopo l’accesso da parte del pubblico; in caso di locali di servizio privi di finestre ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione per l’intero orario di lavoro;
- Per quel che concerne gli ambienti di collegamento tra i vari locali dell’edificio, normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta attenzione allo scopo di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati per il transito o per pause di breve durata;
- Negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
- Riguardo gli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, a impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati;
- Prese e griglie di ventilazione vanno pulire con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, o con alcol etilico al 75%;
- Evitare di utilizzare e spruzzare prodotto per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti durante il funzionamento.
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