Riapertura alberghi, hotel e agriturismi: le linee guida del decreto

Pubblicato il 18 Maggio 2020 alle 13:34 Autore: Daniele Sforza

Lunedì 18 maggio 2020 è anche il giorno della riapertura alberghi, hotel e agriturismi: ecco le condizioni da rispettare secondo le linee guida del decreto.

Riapertura alberghi, hotel e agriturismi
Riapertura alberghi, hotel e agriturismi: le linee guida del decreto

Nella notte tra il 15 e il 16 maggio il consiglio dei ministri ha approvato l’attesissimo decreto delle riaperture previste per lunedì 18 maggio 2020. Le indiscrezioni erano già nell’aria e fortunatamente molti esercenti si sono adoperati per mettere al sicuro i propri locali prima dell’annuncio ufficiale, al fine di non farsi trovare impreparati e riaprire oggi in tutta sicurezza. Sono state stabilite delle precise linee guida ripartite per attività economiche: andiamo a vedere quelle relative alle strutture ricettive, comprendenti alberghi e agriturismi.

Riapertura alberghi e agriturismi: linee guida, nuove regole e disposizioni

Ecco le linee guida che vanno applicate alle strutture ricettive alberghiere, complementari e alloggi in agriturismo. Sarà necessario predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per clienti di altra nazionalità.

Prima che si entri nella struttura, è possibile che il cliente sia sottoposto a un controllo della temperatura. Se questa risultasse superiore a 37,5 gradi, allora il cliente non potrebbe accedere (ricordiamo infatti che chi ha febbre superiore a 37,5 gradi è tenuto a restare al proprio domicilio).

Sarà obbligatorio garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di sicurezza di almeno 1 metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione di percorsi di entrate e uscite nelle strutture. A tal proposito è consigliabile affiggere cartelli informativi e delimitare gli spazi tramite apposita segnaletica e adesivi.

Alla reception è preferibile montare barriere fisiche (es: schermi) ed è raccomandabile utilizzare modalità di pagamento elettronico rispetto ai pagamenti in contanti. Le linee guida consigliano anche una gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out laddove possibile.

Inoltre l’addetto al servizio di ricevimento dovrà provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate.

Il personale dipendente dovrà indossare la mascherina sempre in presenza dei clienti e in qualsiasi circostanza dove non è possibile garantire la distanza interpersonale di almeno 1 metro. Anche gli ospiti dovranno indossare la mascherina.

Le strutture saranno tenute ad assicurare un’ampia disponibilità e accessibilità ai sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche in differenti postazioni all’interno della struttura, promuovendone l’utilizzo frequente da parte di clienti e dipendenti. In ogni caso ogni oggetto fornito in uso dalla strtuttura all’ospite dovrà essere disinfettato prima e dopo ogni utilizzo. Tutti gli ambienti e locali, soprattutto quelli comuni, così come le superfici toccate in misura maggiore (maniglie, scorrimano, etc.) dovranno essere disinfettati e puliti molto frequentemente.

L’utilizzo dell’ascensore dovrà essere effettuato mantenendo garantito il distanziamento interpersonale di sicurezza.

Riapertura alberghi e agriturismi: microclima, ricambio e qualità dell’aria

Passiamo ora a uno dei capitoli più delicati: il microclima e gli impianti di areazione. Nel testo delle linee guida si legge che risulta fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria all’interno. I consigli per un adeguato ed efficiente microclima sono i seguenti:

  • Assicurare periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni, evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
  • Aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtrati dell’aria in ingresso;
  • Relativamente al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione e i punti di aspirazione;
  • Attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino a una dopo l’accesso da parte del pubblico; in caso di locali di servizio privi di finestre ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione per l’intero orario di lavoro;
  • Per quel che concerne gli ambienti di collegamento tra i vari locali dell’edificio, normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta attenzione allo scopo di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati per il transito o per pause di breve durata;
  • Negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
  • Riguardo gli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, a impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati;
  • Prese e griglie di ventilazione vanno pulire con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, o con alcol etilico al 75%;
  • Evitare di utilizzare e spruzzare prodotto per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti durante il funzionamento.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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