Negli ultimi mesi abbiamo spesso raccontato le previsioni e le analisi degli esperti su quando (e se) finirà il nuovo coronavirus in Italia. La maggior parte di queste previsioni, fatte anche da virologi ed epidemiologi coadiuvati da esperti di statistica e modelli matematici, si sono rivelate sbagliate. Inevitabile: troppe le variabili affinché un modello matematico-statistico possa verificarsi. Tuttavia, quando siamo arrivati al 20 maggio, sembra che in molte regioni i casi di contagi siano ormai prossimi allo zero. E quindi è stata fatta una ulteriore previsioni sui periodi in cui i casi di contagio a livello regionale in Italia saranno arrivati allo zero.
Coronavirus ultime notizie: da Bolzano alla Lombardia, quando i contagi zero?
Le nuove proiezioni sono state effettuate dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, guidato da Walter Ricciardi e Alessandro Solipaca. Dai dati si rileva che le differenze tra una Regione e l’altra possono risultare ampiamente significative, considerando che il giorno 1 di contagi zero (nella Provincia di Bolzano) dovrebbe cadere giovedì 21 maggio, mentre l’ultimo giorno di contagi in Italia sarà poco prima di Ferragosto, nella regione Lombardia. Non è un caso: nella giornata di ieri, martedì 19 maggio, i dati hanno riscontrato che su oltre 800 morti la metà erano in Lombardia.
Coronavirus ultime notizie: contagi zero in Italia, ecco quando
Dunque, i primi territori ad arrivare al contagio zero dovrebbero essere la Provincia di Bolzano e quella di Trento, secondo le proiezioni più recenti. Bisognerà attendere l’ultima decade del mese, affinché l’azzeramento’ dei contagi si verifichi anche in Calabria, Sardegna, Basilicata e Umbria. Nella seconda parte del mese di giugno il problema dovrebbe essere risolto per Lazio, Marche, Liguria, Emilia Romagna e Piemonte. La Lombardia, infine, dovrà attendere il 13 agosto prima di festeggiare il giorno dei contagi zero. Perché un ritardo così esponenziale in Lombardia? In questa regione la riduzione dei casi positivi procede ancora con una lentezza tale da dover allungare le tempistiche di risoluzione del problema. Secondo tali proiezioni, comunque, in 3 mesi l’emergenza in Italia dovrebbe essere finita.
Proiezioni soggette a variabili: fondamentale comportamento nella fase 2
Va però considerato, come i modelli matematici che abbiamo citato all’inizio, che anche queste proiezioni sono soggette alle troppe variabili (mobilità sociale, rischio di assembramenti, comportamenti delle persone). Non solo la capacità di organizzazione e gestione dell’emergenza da parte delle Regioni, ma anche il buon senso dei cittadini sarà fondamentale in questa fase 2, che “interviene in un momento in cui i nuovi contagi sono ancora un numero a 2 cifre per 11 regioni”, un numero insomma ancora abbastanza alto, spiega Solipaca.
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