Il conto corrente degli italiani potrebbe essere vittima di un prelievo forzoso nei prossimi mesi? La domanda aleggia ormai da diverso tempo e visto l’enorme debito pubblico, alimentato da ulteriore debito a causa degli ultimi decreti basati su sussidi, aiuti e sostegni, ci si chiede chi lo ripagherà. Per questo si sente spesso parlare di patrimoniale e di prelievo forzoso.
Conto corrente sotto attacco? Le dichiarazioni di Conte
Alle fasi iniziali dell’emergenza Covid-19, quando era solo l’Italia il Paese maggiormente colpito in Europa, il premier Giuseppe Conte lanciò un ultimatum all’Europa: “O ci aiuta o faremo da soli“. In molti si sono interrogati su cosa effettivamente significasse quel “faremo da soli”. Sabato scorso, infine, in occasione della presentazione dell’ultimo decreto sugli spostamenti, Conte ha risposto a un giornalista utilizzando queste parole: “Siamo tutti consapevoli che in Italia c’è un grande risparmio privato e sicuramente questa è una delle ragioni di forza della nostra economia”. Il presidente del Consiglio ha poi concluso affermando che “ci sono tanti progetti” e che “a tempo debito vedremo“. Dichiarazioni che non certo rassicurano chi teme che da un momento all’altro, sul proprio conto corrente, possa piombare la scure di una patrimoniale.
Patrimoniale 14% sul conto corrente: la proposta
Eppure, stando a quanto riporta Italia Oggi e riportato da La Legge Per Tutti, ci sarebbe un piano di matrice tedesca che prevede “una imposta patrimoniale del 14% su tutti i conti correnti italiani, che permetterebbe al nostro Paese di rientrare in poco tempo nei parametri di Maastricht”. Un’interferenza di una nazione sul piano economico di un’altra nazione è davvero attendibile? La proposta, spiega il quotidiano, viene da un concetto piuttosto chiaro proveniente dalla Germania. “I tedeschi non hanno alcuna voglia di farsi carico dei debiti italiani, visto che i cittadini italiani dispongono di una ricchezza media superiore alla loro”.
Sono emerse molte ipotesi negli ultimi giorni, che hanno a che vedere con i risparmi degli italiani. Il recente Btp Italia “andato a ruba” usando le parole del ministro dell’Economia Gualtieri (acquistati 4 miliardi di euro), è una soluzione interessante che potrebbe essere replicata in altro modo, invogliando così il risparmiatore a puntare su strumenti e prodotti di investimento nazionale.
Cosa dobbiamo aspettarci?
“Dovremmo essere anche consapevoli che in Italia esistono già diverse mini patrimoniali, cioè imposte che colpiscono il possesso di beni mobili e immobili”, scrive Marino Longoni su italiaoggi.it. “Ma di fronte a un debito pubblico che cresce a rotta di collo, e che tra un anno potrebbe essere al 160% del Pil, non c’è dubbio che i 10 mila miliardi di patrimonio degli italiani difficilmente, nei prossimi mesi, saranno lasciati in pace“. Non ci saranno condoni fiscali o edilizi, con questo governo, ma più probabilmente una “sollecitazione volontaria all’investimento in titoli pubblici, un prestito forzoso o un prelievo forzoso” che potrebbero essere le strade più probabili. Ma non ancora certe.
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