Terremoto Grecia 21 maggio 2020: scosse, magnitudo e cos’è successo
Terremoto Grecia oggi, giovedì 21 maggio 2020: il numero di scosse, la magnitudo, l’epicentro esatto e gli ultimi aggiornamenti.
Terremoto Grecia nella notte di giovedì 21 maggio 2020: il sisma ha avuto una magnitudo abbastanza intensa e si è sentito fino in Italia. La scossa è avvenuta nella notte, e più precisamente all’1.43, ed è stata rilevata dall’agenzia europea di monitoraggio Emsc. Non si hanno notizie di danni a cose e persone: il sisma è avvenuto in mare, a 439 chilometri a sud ovest di Atene ed è stato avvertito anche sulle zone costiere di Puglia, Calabria e Sicilia.
Terremoto Grecia 21 maggio 2020: epicentro, magnitudo e ipocentro
La scossa di terremoto avvenuta in mare aperto questa notte è stata di magnitudo 5.5, mentre l’ipocentro è stato individuato a una profondità di 10 chilometri. Le coordinate precise dell’evento tellurico corrispondono a 35.21 di latitudine e 20.24 di longitudine. Il terremoto è avvenuto all’1.43 (ora italiana), quindi alle 2.43 (ora greca). Nonostante la magnitudo, il luogo dell’epicentro è stato il mare aperto e forse anche per questo, nonostante le vibrazioni avvertite da alcuni abitanti italiani e greci, non ha creato danni.
Cos’è il CAT dell’INGV, disponibile online lo scorso 4 maggio
A proposito di terremoti che avvengono nel Mar Mediterrano, lo scorso lunedì 4 maggio è stato lanciato online il sito web ufficiale del Centro Allerta Tsunami dell’Ingv. L’obiettivo di questa piattaforma è quello di sensibilizzare i cittadini al rischio tsunami in Italia, ancora poco noto visto il relativamente basso numero di maremoti avvenuti nel Mar Mediterraneo. “Il CAT dell’INGV è uno dei tre elementi cardine del SiAM, il Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti di origine sismica, insieme al Dipartimento della Protezione Civile nazionale (DPC) e all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)”, fa sapere l’Ingv.
Terremoto Roma 11 maggio 2020: scossa, magnitudo ed epicentro
In merito agli eventi tellurici avvenuti nel Mediterraneo, l’Ingv ricorda il disastroso terremoto-maremoto di Messina e Reggio Calabria del 28 dicembre 1908, che ha provocato onde altre più di 11 metri in alcune zone del Reggino. Anche eventi più piccoli possono essere potenzialmente pericolosi, visto che “un’onda di tsunami di poche decine di centimetri può abbattere porte, spostare automobili e trascinare in mare persone adulte, anche di corporatura robusta”.
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