Parlamento: M5S attacca la Lombardia di Fontana, tensioni con la Lega

Pubblicato il 22 Maggio 2020 alle 13:40 Autore: Eugenio Galioto

Parlamento: M5S attacca la Lombardia di Fontana, tensioni con la Lega. Lo scontro sulla gestione sanitaria da parte della Regione è poi proseguito al Senato

Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana
Parlamento: M5S attacca la Lombardia di Fontana, tensioni con la Lega

Le tensioni alla Camera esplodono quando prende la parola il deputato pentastellato Riccardo Ricciardi che ha attaccato duramente gestione sanitaria dell’emergenza da parte della Regione Lombardia: “Chi oggi attacca il governo – ha dichiarato il deputato nell’aula del Parlamento – propone come modello sanitario e amministrativo la Lombardia, la Regione che ha come assessore alla sanità Giulio Gallera, colui che in conferenza stampa dichiarava trionfante che la Lombardia era meglio della Cina perché in grado di costruire un ospedale in 6 giorni, mentre a Pechino ce n’erano voluti 10. Peccato che parliamo di un ospedale per cui hanno speso 21 milioni di donazioni per soli 25 pazienti!”.

Parlamento: M5S attacca la Lombardia di Fontana, tensioni con la Lega

Dall’aula del Parlamento, a quel punto, si sono levati una sequela di “buffone“, “vergogna” proveniente dai banchi del Carroccio; provocazioni che non hanno prodotto alcuna intimidazione nell’On. Ricciardi che, nel mezzo del pandemonio, ha proseguito, rivolgendosi a Conte: “Lei, signor presidente del Consiglio, doveva fare come l’assessore lombardo Gallera, che in conferenza stampa si presentava puntuale, e annunciava un ospedale per il quale hanno speso 21 milioni per 25 pazienti”. Il riferimento è all’ospedale della Fiera di Milano che è costato una cifra spropositata (appunto 21 milioni) per ospitare appena 25 pazienti in terapia intensiva. Leu, Pd e M5S avevano parlato, in quel frangente, di spot di Gallera e Fontana.

Lo j’accuse di Ricciardi alla Regione Lombardia è proseguita fino a risalire ai tagli alla Sanità dell’ex presidente Roberto Formigoni: “Così sono stati sperperati i soldi dei cittadini lombardi, con le loro tasse, altro che Roma ladrona. Abbiamo visto com’è andato il famigerato modello della sanità lombarda iniziato con Formigoni: in questi anni hanno tagliato 25mila posti letti negli ospedali pubblici regalando soldi alle cliniche private. Non accettiamo lezioni da voi. Mentre i nostri più sentiti ringraziamenti vanno ai cittadini lombardi e ai medici, agli operatori sanitari, agli infermieri che in queste settimane, con grande spirito di sacrificio, hanno salvato vite umane e contrastato il diffondersi del virus”.

Il discorso di Ricciardi è dovuto interrompersi per la foga dei leghisti che si sono alzati dai banchi del Parlamento per avvicinarsi con modalità intimidatorie a Ricciardi; altri ancora si sono limitati a sbattere pugni sui banchi, rompendo uno dei microfoni sugli scranni dei parlamentari. Tra i più scatenati il leghista Edoardo Rixi che è passato direttamente alle minacce – “ti aspetto fuori”: “sarebbe finita male – ha poi commentato in un secondo momento -, ci aspettavamo delle scuse”.

A quel punto, il Presidente della Camera Roberto Fico ha sospeso i lavori del Parlamento per alcuni minuti. La pausa non ha placato però gli animi bollenti. Il leghista Giancarlo Giorgetti sbotta contro il ministro della Salute Roberto Speranza: “chiedete collaborazione e poi venite qui a prendere in giro sui morti? Così finisce male”. Parole, queste, riprese dalla leader Fdi Giorgia Meloni che ha accusato il governo di ipocrisia nei confronti dell’opposizione, nei cui confronti la maggioranza declama un dialogo e un ascolto che, nei fatti, non esisterebbe. Addirittura si spinge ad insinuare che, dietro l’intervento di Ricciardi, vi fosse una strategia condivisa con lo stesso Premier. Parole che hanno indignato il Capo del governo che ha aggiunto: “Ciascun parlamentare esprime le proprie opinioni. Non è mai accaduto che a me fosse consegnato un intervento, ma dire che io abbia condiviso o istigato, è una cosa che si commenta da sé”.

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Scontro tra maggioranza e opposizione proseguito al Senato

Lo scontro tra maggioranza e Lega è proseguito anche nella seconda Camera del Parlamento. A Palazzo Madama è stato direttamente il leader Matteo Salvini a prendere la parola contro il governo: “devono sciacquarsi la bocca prima di parlare della sanità lombarda” aveva già detto il leader del Carroccio all’ingresso del Senato.

L’intervento al Senato di Salvini, però, si è svolto all’insegna dell’attacco al governo Conte, mentre solo in un secondo momento si è rivolto ad una senatrice pentastellata: “Ma cosa c’ha da ridere? Qui c’è gente che ride! Lei prima di ridere porti rispetto a chi sta a casa e non ha una lira. Se ha tanto da ridere vada al bar per rispetto di chi a casa sta soffrendo. Chiedo rispetto della maggioranza non per me ma per i trentamila morti e per chi non ha i soldi per vivere”.

La tensione tra M5S e Lega in Parlamento si è riaccesa, quando è intervenuto il Senatore Nicola Morra che ha ricordato come la gestione dell’emergenza sanitaria nelle regioni non governate dal centrodestra fosse risultata migliore e più efficace nel rispondere alle problematiche della pandemia: “nella Regione Lombardia qualcosa evidentemente non deve aver funzionato se circa la metà delle vittime è concentrata in un’area del Paese che ha dimostrato di non essere in grado di affrontare una pandemia, per via delle scelte di politica sanitaria di penalizzare la sanità territoriale, concentrando negli ospedali l’unica risposta sanitaria che si poteva dare. Quando poi è arrivata l’emergenza questa soluzione si è rivelata del tutto efficace”. Ha poi proseguito: “anche all’interno del mondo delle Regioni governate da altri fronti (centro-sinistra, ndr) sono state dati soluzioni diverse con risultati ben più efficaci, questa è la verità storica”. A quel punto è scoppiata la bagarre e la Presidente Casellati è stata costretta più volte a intervenire.

Il senatore pentastellato ha concluso il suo discorso in Parlamento, evidenziando il ruolo della sanità pubblica e del sistema sanitario nazionale: “è mio motivo di orgoglio, da calabrese adottivo, aver saputo che nell’ospedale di Catanzaro sono stati curati due pazienti bergamaschi. Questa è solidarietà nazionale!

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L'autore: Eugenio Galioto

Sociologo, un passato da ricercatore sociale e un presente da analista politico. Scrivo principalmente di economia e politica interna. Amo il jazz, ma considero l'improvvisazione qualcosa che solo i virtuosi possono permettersi.
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