Spostamenti regioni: c’è una data molto importante da segnare sul calendario; è quella di venerdì 29 maggio 2020, giorno in cui arriverà l’ultimo report settimanale per ciò che concerne l’andamento del contagio nel Paese e nelle singole regioni. I grafici e i dati che arriveranno tra una settimana saranno importanti per capire se sarà possibile lo spostamento da una regione all’altra a partire dal 3 giugno.
Spostamenti regioni 3 giugno: da cosa dipende
Tale novità, infatti, partirebbe da mercoledì 3 giugno e non da lunedì 1° giugno, probabilmente per scavalcare il ponte del 2 giugno, un martedì, giorno della Festa della Repubblica. Negli ultimi giorni si è detto che proprio a partire dal 3 giugno ci potrebbe essere il via libera agli spostamenti tra le regioni, via libera che qualcuno vorrebbe perfino anticipare. Tuttavia nelle ultime ore ci sono stati dei freni e la riapertura dei confini regionali potrebbe non essere estesa a tutto il territorio. Le Regioni non avranno pieni poteri in merito, e sarà il governo a stabilire i criteri per riaprire i confini regionali, mentre i presidenti di regione potranno imporre nuove limitazioni. Sotto monitoraggio, ovviamente, le regioni più colpite dal virus e quelle che contano più casi positivi.
Le Regioni dovranno comunicare con Roma
Le limitazioni e i paletti dovrebbero cadere comunque tra quelle regioni dove il rischio di contagio è stato azzerato o risulta pressoché nullo. Le Regioni dovranno comunque monitorare la situazione e comunicare nell’immediato con il governo centrale per l’insorgere di eventuali allarmi, ma anche fornendo dati e informazioni che poi saranno incrociati ed elaborati per valutare la situazione singola e complessiva. I dati dovranno riguardare il numero di tamponi effettuati, la situazione delle terapie intensive, la tenuta del sistema sanitario.
Spostamenti regioni dal 3 giugno? Lo decideranno i risultati del 29 maggio
In ogni caso venerdì 29 maggio si dovrebbero analizzare le ultime tabelle e quindi valutare se il via libera degli spostamenti interregionali varrà per tutti o se bisognerà porre delle limitazioni. Inutile, dunque, individuare oggi le regioni più a rischio, visto che da qui a una settimana le situazioni potrebbero cambiare drasticamente e radicalmente. Inoltre il nuovo provvedimento non sarà definitivo, ma sarà aggiornata in misura settimanale in base ai dati raccolti.
Alcune Regioni potranno comunque decidere sugli ingressi dei residenti di altre regioni, imponendo la somministrazione di un test sierologico o il classico periodo di quarantena. Difficilmente comprensibile invece la “patente di immunità” citata dal presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, visto che al momento non è possibile averla, per mancanza di mezzi o informazioni certe in merito.
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