Sondaggi elettorali TP, gli italiani possibilisti sul Recovery Fund
Sondaggi elettorali TP, italiani posibilisti sul Recovery Fund. La maggioranza perderebbe voti se candidasse Conte a premier
Sondaggi elettorali Tp – Nella settimana politica una delle novità più degne di nota ha riguardato la proposta franco-tedesca sul Recovery Fund, che nell’idea di Macron e Merkel dovrebbe ammontare a 500 miliardi di euro, finanziato con emissione di titoli comuni europei ed essere a fondo perduto.
Per ora l’opinione dell’elettorato è piuttosto positivo secondo i sondaggi elettorali del TP, anche se con alcune sfumature differenti. Se infatti per il 34% è un traguardo molto positivo in sè, per il 30,5% lo è solo se non vi sono condizionalità. E questo è un grosso punto di domanda, visto che a quanto pare alcune condizioni vi è l”intenzione di inserirle per erogare i fondi.
Un 6% vorrebbe sia la Commissione Europea e non gli Stati a gestire direttamente il denaro.
Tra i contrari vi è un 11,3% che ritiene che questo fondo ci legherebbe di più a una UE da cui si dovrebbe uscire, mentre per il 15,9% è semplicemente una trappola che porterebbe la troika in Italia.
Queste due posizioni sono rappresentate in particolare nella Lega.
Forse per gli spiragli di una maggiore solidarietà europea appare in calo il sentimento euroscettico rispetto alle scorse settimane nelle risposte ai nostri sondaggi elettorali odierni. Ora sono il 35,3% quanti vorrebbero uscire sia da UE che dall’euro, mentre quanti preferiscono non abbandonare l’Europa sono decisamente di più, il 46,6%.
Per l’8,6% si dovrebbe lasciare solo l’eurozona, e per il 5,5% solo la UE.
Il maggiore cambiamento in direzione più europeista è stato quello dei pentastellati.
Sondaggi elettorali TP, il M5S raggiunge il 15%
A livello di intenzioni di voto i nostri sondaggi elettorali vedono in testa sempre la Lega, che se da un lato vede ancora erodere il proprio consenso, scendendo al 29,2%, dall’altro si mantiene a un livello maggiore di quello cui la danno altri istituti.
Il PD è piuttosto stabile, al 21,5%, mentre il Movimento 5 Stelle raggiunge il 15% e rimane davanti a Fratelli d’Italia al 14,1%.
Dietro ridiscende Forza Italia, al 5,9%, mentre Italia Viva raggranella qualche decimale andando al 3,3%, come fa la Sinistra, ora al 2,5%.
Azione al 2,3% supera di un punto +Europa. I Verdi sono all’1,5% e i comunisti di Rizzo, infine, all’1%
La fiducia in Conte non varia moltissimo rispetto a settimana scorsa. Solo il 22,9% ne ha molta, e il 19,8% abbastanza. A prevalere con il 48,3% sono quelli che non ne hanno nessuna.
Mentre sono ancora meno di quanti hanno una qualche fiducia nel premier quelli che arriverebbero a votare un partito di una coalizione con lui come leader. Secondo i nostri sondaggi elettorali solo il 35,2%, che d’altronde già ora sostengono la maggioranza, cui si aggiungerebbe un piccolo 1,7% di elettori dell’opposizione se Conte fosse candidato premier.
Se il 50,6% già ora sostiene l’opposizione e non ha intenzione di cambiare idea, vi è un 8,5% che ora è per la maggioranza ma voterebbe altro con Conte leader. Tra loro la grande maggioranza degli elettori di Italia Viva e il 14% di quelli del PD.
Abbiamo infine fatto una domanda sul prestito a FCA con garanzia pubblica. Per la maggioranza tale garanzia sarebbe giustificabile solo a determinate condizioni. Per il 34,5% se FCA portasse la propria sede in Italia, e per il 18,1% solo se fosse vietata la distribuzione di dividendi.
Per il 25,9% FCA ha già avuto troppi soldi pubblici, mentre solo per il 15,4% è un fatto positivo per sostenere l’occupazione italiana.
Nota metodologica
Questi sondaggi elettorali sono stati svolti tra il 20 e il 21 maggio con metodo CAWI su 2700 intervistati.
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