Vacanze 2020: dove si potrà andare col coronavirus e quando all’estero?
Già si inizia a pensare alle vacanze 2020, quando ancora siamo nel pieno della fase 2: dove si potrà andare in Italia e quando all’estero?
Che estate sarà quella di quest’anno? Dove si potranno fare le vacanze 2020? Il Coronavirus ha rovinato i piani di chi ama programmare le vacanze estive con 1 anno o 6 mesi di anticipo. La pandemia ha stravolto tutti i progetti, visto che il virus riguarda ogni Paese del mondo. E se a partire da mercoledì 3 giugno l’Italia aprirà le frontiere, non ci basterà varcare il confine per capire se siamo dentro le regole o fuori legge, perché bisognerà rispettare anche le disposizioni date dagli altri Paesi, non tutti benevolenti ad accogliere turisti italiani, ovvero da chi proviene da un Paese tra i più colpiti a livello mondiale dal Covid-19.
Vacanze 2020 in Italia? Ecco dove si potrà andare
Al momento attuale, a partire da mercoledì 3 giugno 2020, e quindi subito dopo il ponte del 2 giugno, giorno in cui cade la Festa della Repubblica, saranno consentiti gli spostamenti tra le regioni. Nelle ultime ore, tuttavia, si sta discutendo sulla caduta di questo paletto: in attesa dei dati di venerdì 29 maggio 2020, che saranno decisivi per pronunciarsi su cosa accadrà a partire dal 3 giugno riguardo agli spostamenti sul suolo nazionale, al momento si parla di limitare gli spostamenti interregionali solo tra quei territori dove l’indice di contagio è sulla stessa soglia. A oggi, i lombardi potrebbero, oltre che spostarsi all’interno della loro regione, andare in vacanza in Umbria e Molise, senza toccare le altre regioni. Un discorso complesso, insomma, che peraltro potrebbe subire delle variazioni nelle prossime settimane e che dipenderà molto dai dati dei prossimi giorni e da come si muoverà la curva del contagio sul territorio nazionale, regionale e perfino locale.
Vacanze 2020 all’estero? Non ovunque
Mercoledì 3 giugno l’Italia aprirà le sue frontiere, in entrata e in uscita. Questo significa che potremo uscire fuori dal Paese, senza necessariamente giustificare il nostro spostamento adducendo motivi di lavoro, salute o prima necessità. Tuttavia, in un viaggio all’estero di questo tipo non dovremo guardare solo alle regole del nostro Paese, l’Italia, quello di provenienza, insomma, ma soprattutto a quello di destinazione. Quali regole saranno in vigore durante il momento del viaggio? Quel Paese estero dove vogliamo andare in vacanza (senza poter approfittare del bonus vacanza) avrà già aperto i confini? Bisogna rispettare un periodo di quarantena quando si arriva? È consentito il turismo estero?
Alla luce delle informazioni in nostro possesso oggi, a partire dal 3 giugno 2020, non sono soggetti ad alcuna limitazione gli spostamenti da e per i seguenti Stati:
- Stati membri dell’Unione europea;
- Stati parte dell’accordo di Schengen;
- Regni Unito;
- Micro-stati d’Europa (Andorra, Monaco, San Marino, Città del Vaticano).
Sempre a partire da quella data, i turisti stranieri potranno venire in Italia senza sottoporsi all’obbligo di quarantena di 14 giorni.
Tuttavia il decreto precisa anche che gli spostamenti non subiscono più limitazioni fatta eccezione per “le limitazioni disposte per specifiche aree del territorio nazionale” e per “le limitazioni disposte in relazione alla provenienza da specifici Stati e territori”. Questo perché in Germania, ad esempio, le frontiere riapriranno il 15 giugno, mentre in Grecia e Spagna i confini ai turisti stranieri saranno riaperti da inizio luglio. In Portogallo i turisti potranno recarsi da inizio giugno e, come in Italia, non dovranno essere sottoposti a obbligo di quarantena.
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