Permessi Legge 104 con coronavirus: come rispettare le regole?

Pubblicato il 27 Maggio 2020 alle 09:39
Aggiornato il: 24 Giugno 2020 alle 23:13
Autore: Daniele Sforza

Ci sono importanti novità sui permessi Legge 104 a causa del coronavirus: ecco come rispettare le nuove regole e cosa si può fare.

Permessi Legge 104 con coronavirus
Permessi Legge 104 con coronavirus: come rispettare le regole?

Con i recenti decreti introdotti a causa del coronavirus, sono state incluse diverse novità riguardanti i permessi Legge 104. Sono infatti aumentati i giorni di permesso retribuito fruibili per garantire assistenza al familiare con handicap e l’agevolazione riguarda sia il lavoratore caregiver, sia il lavoratore disabile che svolge anche funzione di caregiver, il quale potrà prendere anche quei giorni di permesso che gli spettano di diritto. Per ulteriori approfondimenti, ti invitiamo a leggere questo articolo. Di seguito, invece, vogliamo fare un riepilogo di come utilizzare i permessi retribuiti 104 senza incappare in spiacevoli conseguenze.

Permessi Legge 104: cosa si può fare

In molti avranno utilizzato i permessi Legge 104 in questo periodo di pandemia per aumentare l’assistenza al proprio familiare disabile. I comportamenti da adottare durante la fruizione dei permessi restano gli stessi degli ultimi tempi: come ribadito anche da una sentenza della Corte di Cassazione risalente allo scorso anno, si può rischiare il licenziamento se non si adempie correttamente al proprio compito di caregiver. Questo non significa che è obbligatorio prestare assistenza continuativa e ininterrotta al familiare disabile, visto che conta più la qualità dell’assistenza della quantità. In poche parole, stare 24 ore con il familiare disabile senza prestargli l’aiuto che gli serve è inutile. L’assistenza deve essere intesa in senso lato, ovvero il caregiver può anche allontanarsi dal domicilio pur continuando a prestare assistenza, magari perché deve andare in farmacia, alle Poste o a fare qualche altra commissione nell’interesse del soggetto che assiste.

Cosa comporta l’abuso

Ovviamente, ciò che risulta vietato è utilizzare i giorni di permesso per andare in vacanza, a fare una gita fuori porta o fare tutto tranne che assistere il familiare con disabilità. Sostanzialmente, prendersi un giorno di permesso retribuito garantito dalla Legge 104 – che serve solo ed esclusivamente per fornire assistenza al familiare con handicap – per farsi i propri comodi. Questo comportamento scorretto grava non solo sull’azienda, ma anche sullo Stato, ed è dunque punibile, anche tramite licenziamento per giusta causa.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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