L’epidemia di coronavirus molto lentamente sta passando, almeno in Italia e in Europa. In Sudamerica è un’altra storia, come pure nel Golfo Persico, ma nel Vecchio Continente il peggio sembra alle spalle, sempre che non arrivi una seconda ondata.
Ma anche a maggio ci sono stati dei nuovi contagiati, e dei nuovi morti purtroppo. E il loro numero, la loro distribuzione tuttavia appare molto diversa da quella delle settimane del picco. I Paesi europei non hanno seguito tutti la stessa curva, alcuni, compresi quelli in cui la situazione era inizialmente peggiore, hanno avuto un miglioramento tale che li ha portati ad avere meno contagi giornalieri, in proporzione agli abitanti, di altri.
Ecco allora che l’Italia è scesa da più di 30 contagi per milione d’abitante ogni giorni a inizio mese a meno di 7 negli ultimi rilevamenti.
Bene anche la Spagna, sugli stessi livelli, nonostante alcuni su e giù dovuti probabilmente all’arrivo di tamponi accumulati. Francia e Germania, con meno di 5, confermano il relativamente basso grado di diffusione del virus già presente ai primi di maggio, almeno in relazione ad altri grandi Paesi europei.
Diversamente va in altre realtà. Per esempio in Belgio e Regno Unito, che rimangono come all’inizio tra i Paesi con più casi, 18,55 per milione di abitanti nel primo caso, e quasi 40 nel secondo. Il Belgio ai primi del mese era sopra 50, il Regno Unito ha superato gli 80.
Da metà maggio però è stata la Svezia a superare tutti, con un andamento nel complesso quasi stazionario, pur con su e giù. Ora è sopra i 40 contagi per milione di abitante al giorno.
Paesi con più contagi, il ruolo dei tamponi effeettuati
Se consideriamo i morti l’andamento è simile a quello dei contagi, se non per un ruolo più preminente del Belgio, che supera spesso, compresi gli ultimi giorni, il Regno Unito, con 2,79 morti contro 1,83 in base agli ultimi dati. Prima è sempre la Svezia, pur con molte oscillazioni, quasi sempre sopra i 4 morti per milione al giorno.
Il calo della mortalità italiana è in linea con quello della mortalità francese, ora poco sopra un morto per milione sempre al giorno, 1,21 per la precisione nel nostro caso. La Germania continua a fare meglio con solo 0,41
Naturalmente su questi dati ha un’influenza la diversità nei tamponi effettuati.
Nel Regno Unito sono aumentati molto, fino ad arrivare anche a 150 mila al giorno, e ora se ne fanno più del doppio che in Italia, anche in proporzione agli abitanti. Anche per questo forse sembrano esserci ancora tanti contagi nel Paese?
Non per tutti i Paesi vi sono dati aggiornati, ma nel caso italiano si nota un lento incremento dei tamponi, al netto dei cali dei weekend. A un livello superiore di quello spagnolo.
Preoccupante invece la diminuzione dei test in Belgio. Da inizio mese si sono dimezzati, nonostante il Paese sia tra quelli con più contagi e morti.
Rimangono pochi quelli tedeschi, per cui abbiamo numeri solo fino al 10 maggio, ma forse la ridotta diffusione del virus giustifica questi livelli. Non appare invece giustificata la proporzione così bassa di tamponi in Svezia visti i livelli di contagio. Sono meno della metà che in Italia.
Questi dati appaiono importanti soprattutto in vista dell’apertura delle frontiere europee. I Paesi con troppi casi rischiano di essere tagliati fuori e rimanere isolati.
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