Movida è un termine un po’ desueto e poco adatto soprattutto al mondo giovanile, ma i media l’hanno imposto per parlare dell’abitudine a uscire e vedersi in particolare all’aperto nelle città, le cui strade da qualche anno hanno sostituito discoteche e locali di provincia nelle preferenze dei più giovani. Il conseguente assembramento ha sollevato le preoccupazioni di governo e amministratori locali, alcuni dei quali, per esempio Sala a Milano, hanno preso provvedimenti restrittivi.
E secondo gli ultimi sondaggi elettorali di EMG gli italiani condividono la preoccupazione. Per il 74% è giustificata, c’è il pericolo che il contagio riparta. Solo per il 20% è un modo per scaricare la responsabilità degli amministratori.
Una conferma viene dal fatto che la grandissima maggioranza, l’82%, non ha ripreso ad uscire a mangiare e bere fuori. Il 12% lo ha fatto, ma andando più di rado, e solo per il 3% tutto è tornato come prima.
Non è probabilmente un caso per il 64% infatti è troppo presto per fare ripartire il campionato di calcio.
Nel complesso comunque gli italiani apprezzano come il governo sta agendo per contenere il contagio. Solo il 29% dà un’opinione negativa della sua azione, e ben il 52% positiva
A livello di intenzioni di voto però le cose appaiono diverse
Sondaggi elettorali EMG, il centrodestra avanza
Infatti dal lato dei partiti i sondaggi elettorali di EMG segnalano una crescita del centrodestra di circa mezzo punto. È l’esito di un recupero di due decimali da parte della Lega, che va al 27,1%, e di un incremento dello 0,3% di Fratelli d’Italia, ora, al 14,6%. Forza Italia invece rimane ferma al 6,8%.
In calo i partiti di centrosinistra, con PD e Italia Viva che perdono entrambi lo 0,3%, nel primo caso scendendo al 20,6%, nel secondo al 4,7%, una percentuale comunque superiore a quella attribuita da altri istituti. Giù anche La Sinistra e +Europa, di un decimale, rispettivamente al 2,2% e all’1,5%.
Bene invece il Movimento 5 Stelle che sale di tre decimi al 15,7%
La leggera flessione dei partiti di governo trova eco anche nella diminuzione della fiducia in Conte, che perde due punti in una settimana. È sempre primo, al 42%, ma il vantaggio su Meloni, seconda al 36%, e su Salvini, al 35% in crescita di un punto, si è assottigliato.
Giù anche Zingaretti, dal 24% al 23%
Più decisa la discesa del livello di fiducia nel governo, che passa dal 37% al 34%, mentre salgono dal 44% al 47% quelli che ne hanno un’opinione negativa.
In generale per i sondaggi elettorali di EMG il 39% ha diminuito la propria fiducia nelle istituzioni, mentre solo il 6% l’ha aumentata. Per la maggioranza relativa comunque, il 48%, è rimasta com’era.
I sondaggi elettorali di EMG sono stati realizzati tramite interviste a 1758 persone facenti parte di un panel telematico il 26 maggio.
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