Minneapolis: un ripasso di come sarebbe andata altrove
Fare dei paragoni non fa male a nessuno.
In Italia un autista prende dei bambini in ostaggio, cosparge l’autobus di benzina e minaccia di dargli fuoco se non lo fanno arrivare all’aeroporto. I professori lo truffano, i bambini scappano, i Carabinieri lo menano e la situazione viene risolta con due cazzotti, un’auto distrutta e nessun morto. In televisione, la ministra Turco dice che i gesti degli attentatori vanno capiti.
In Inghilterra un membro di Al Qeda, dopo infiniti proclami di Jihad e progetti stragisti, si infila un finto giubbotto esplosivo, impugna un coltello e va sul ponte di Londra per fare una strage. Un cittadino lo disarma usando il corno di un narvalo, un altro lo soffoca con un estintore, la polizia lo uccide a revolverate. Tre morti. La famiglia si dichiara sconvolta.
In Francia, dieci persone tra uomini e donne fanno esplodere bombe per mezza nazione, tre si chiudono in un teatro e sterminano a mitragliate 90 persone mentre la polizia litiga sulle competenze territoriali. Hollande chiude le frontiere, la gente disegna cuoricini coi gessetti e si preoccupa della crescente islamofobia.
In Russia, una quarantina di terroristi ceceni entrano in un teatro e prendono 850 spettatori come ostaggi. Le forze speciali russe buttano un gas sconosciuto nel condotto di aereazione: muoiono 129 ostaggi e 39 ceceni. Putin è soddisfatto nel dichiarare che i ceceni sono morti. Commenti del popolo non pervenuti.
In Canada un pazzo esce con un machete, urla alla polizia di ucciderlo. Il poliziotto dice di no. Il pazzo dice di avere una pistola in tasca, il poliziotto replica “non m’interessa”, si avvicina e lo disarma con una mano. In Thailandia un poliziotto disarma un uomo armato di coltello a chiacchiere e abbracci. In Norvegia un ubriaco si mette a fare casino e infastidire i passanti e viene bloccato a risate.
Ora andiamo negli Stati Uniti.
A Minneapolis, un ubriaco paga le sigarette con banconote finte. I commessi chiamano la polizia che lo strangola a morte mentre decine di persone fanno dirette Facebook, per poi protestare saccheggiando negozi di elettrodomestici e incendiando edifici per tre giorni di fila.
Perché il problema degli Stati Uniti è uno solo, capostipite di tutti gli altri: è una nazione di idioti senza speranza.